25 indiscrete domande cinematografiche su CineFatti.

CineFatti a cinque voci: 25 indiscrete domande cinematografiche

Una catena per conoscere i CineFatti nel buio della sala.

La blogosfera ci chiama e CineFatti non rimarrà certo inerte se gli amici de L’ultimo spettacolo ci invitano a rispondere alle domande della catena in circolazione in queste settimane tra noi blogger individuali e collettivi.

Catena che ci trova assai felici, 25 indiscrete domande cinematografiche per conoscerci meglio noi e voi e riflettere su passato, presente e futuro da cinefili, appassionati e semplici spettatori.

A farlo saranno ben cinque del nostro team.

Enjoy!

1
Il personaggio cinematografico che vorrei essere?

Fausto: Non me ne viene in mente nessuno, quindi dirò Ham da Toy Story!
Francesca Fichera:
Nikita.
Francesca Paciulli:
Roy Neary-Richard Dreyfuss in Incontri ravvicinati del terzo tipo. Salirei volentieri al suo posto sull’astronave aliena per provare a colmare tutta la mia curiosità.
Ma anche Mia-Emma Stone per danzare al tramonto con Ryan Gosling in La La Land.
Roberto: Jason Bourne, ha una velocità di esecuzione e una capacità di sparire che mi tornerebbero utili molto spesso.
Valentina: La principessa Leila. Coraggiosa, affascinante, sicura di sé senza essere arrogante. Una gran donna.

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2
Genere che amo e genere che odio?

Fausto: Amo la fantascienza più di ogni altro, ma non ne odio nessuno. Non mi esprimo sul cannibalico italiano, è l’unico su cui non voglio neanche avere un’opinione!
Francesca Fichera:
Film riusciti Vs. Film pessimi :P Non c’è un genere in particolare che preferisco, mentre gli horror à la Eli Roth mi fanno un po’ specie, lo ammetto.
Francesca Paciulli:
Amo in particolare i film di fantascienza e i musical. Ho invece una certa allergia per i film comici e d’azione.
Roberto: Amo alla follia l’horror, seguito da animazione e musical. Odio (e qui verrò lapidato) il genere sperimentale e, allargandomi ancora di più, tutto ciò che dà risalto alla “bella fotografia” e alla regia senza presentare una minima traccia di trama… per 7 ore di visione o più.
Valentina: Amo il genere Fantasy. Non odio nessun genere, piuttosto confesso che faccio fatica ad accostarmi al genere horror perché non sempre sono “pronta” a ciò che mi può capitare e testare la mia paura.

3
Film in lingua originale o doppiati?

Fausto: Se posso scegliere, sempre in lingua originale. Se si tratta di vedere un film al cinema, va bene sia originale che doppiato, l’importante sono la sala, le poltroncine e lo schermo. Il resto non conta!
Francesca Fichera:
Originale è meglio.
Francesca Paciulli:
Doppiati.
Roberto: Lingua originale, il cinema italiano lo preferisco doppiato (no, scherzo!?).
Valentina: Tutti e due. Purtroppo o per fortuna, lavoro con la voce e ne sono affascinata. Non rinuncerei mai alla bellezza e al duro lavoro delle nostre voci. Ma ho trovato un buon compromesso: ricorro all’originale sia per esercitare l’ascolto della lingua, specie quella inglese, sia per esercitarmi nel doppiaggio!

4
L’ultimo film che ho comprato?

Fausto: Come film Spring in a Small Town di Fei Mu, ancora da recuperare. Altrimenti come serie ho le prime due uscite in edicola dei grandi sceneggiati Rai, con L’Odissea e il Pinocchio con Manfredi!
Francesca Fichera:
Dunkirk di Chris Nolan, in regalo al mio papà.
Francesca Paciulli: Arrival di Denis Villeneuve.
Roberto: Il blu-ray de L’uomo di neve di Tomas Alfredson.
Valentina: Un’edizione speciale, doratissima e cartonata, con film completi e contenuti speciali de Il signore degli anelli.

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5
Sono mai andato al cinema da solo?

Fausto: Tanti anni fa, quando il mondo era ancora cenere e fiamme, capii che se volevo vedere al cinema la mole di film che serviva per saziarmi, sarei dovuto andarci da solo. Spesso. Molto spesso. Credo il primo fu Il petroliere di PTA.
Francesca Fichera:
No – sempre se non valgono le proiezioni ai festival in cui non ero accompagnata.
Francesca Paciulli:
Sì, è capitato. Non mi dispiace, anche se la tentazione è sempre quella di occupare anche il posto vicino, come se stessi aspettando qualcuno…
Roberto: Vado spesso da solo, ma preferisco la compagnia con la quale lamentarmi della gente che dà fastidio, compresa la compagnia stessa.
Valentina: Molto spesso vado da sola. Ci sono alcuni film, specie quelli più psicologici, tanti quelli di Bergman, che sento la necessità di vederli da sola.

6
Cosa ne penso dei Blu-Ray?

Fausto: Sto perdendo l’uso di acquistare materiale fisico se non per quei film che davvero voglio avere e di cui esistono edizioni molto curate. Di solito il blu-ray è l’unica versione a contenere extra decenti, quindi ne penso belle cose.
Francesca Fichera:
Che vorrei avere un lettore funzionante per vedere quelli che ho :D
Francesca Paciulli:
Confesso, non ne ho. Anche perché non ho un televisore abbastanza avveniristico.
Roberto: Con Netflix, Amazon Prime e compagnia cantante non compro spesso film in supporto fisico, ma il blu-ray lo preferisco avendo un gran numero di extra e avendo io un buon lettore.
Valentina: Li adoro, e quando le tasche me lo permettono ne colleziono tanti.

7
Che rapporto ho con il 3D?

Fausto: Generalmente buono, ma cerco di fare una distinzione tra film girato per essere proiettato in 3D e film modificato in post-produzione per il 3D. Sui primi cerco sempre di buttarmi in sala con gli occhialini, è una tecnologia che tutto sommato mi diverte assai quando è usata bene!
Francesca Fichera:
Mi ci trovo benissimo, soprattutto per film come Doctor Strange.
Francesca Paciulli:
Mi piace a piccole dosi.
Roberto: L’unico film che ho visto in 3D è stato Alice in Wonderland, quindi, come si direbbe in una nomination all’inizio dei reality, “non ho avuto modo di conoscerlo bene”.
Valentina: Un rapporto più di odio che amore. Dipende da quanto è gratuito, e quanto davvero contribuisca all’esperienza percettiva della storia che si sta raccontando e dell’effetto che si cerca sullo spettatore.

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8
Cosa rende un film uno dei miei preferiti?

Fausto: Una buona regia e un minimo di creatività e immaginazione.
Francesca Fichera:
La coerenza della storia e il suo accordo con la forma, dall’interpretazione degli attori alla colonna sonora – a quest’ultima parte della messinscena forse do un’importanza superiore alla norma: se è memorabile per me il film ne guadagna molto.
Francesca Paciulli:
Le emozioni che trasmette, una interpretazione sorprendente, una sceneggiatura che si lascia vivere anche attraverso le immagini.
Roberto: Una sceneggiatura come Dio comanda e, se in questa ci sono dei colpi di scena inaspettati, tanto di guadagnato.
Valentina: Una bella sceneggiatura, un buon cast, una regia attenta e una fotografia ben curata. Se tutti questi fattori coincidono, e si aggiunge anche una meravigliosa colonna sonora, allora è il film perfetto.

9
Preferisci vedere i film da solo o in compagnia?

Fausto: L’importante è riuscire a vedere i film, ma c’è sempre quella compagnia che fa la differenza.
Francesca Fichera:
Direi che mi basta guardarli, anche se da diversi anni a questa parte ho trovato qualcuno con cui condividere e rendere più bella ogni visione.
Francesca Paciulli:
In compagnia, ma che non sia troppo “rumorosa”. Niente commenti fino a che si riaccendono le luci ;)
Roberto: A casa da solo, al cinema in compagnia.
Valentina: Tutti e due, dipende da necessità e voglia. Alle volte un film è una cura, che spesso si può voler somministrare da soli. Spesso anche per questioni di orari e tempi!

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10
Ultimo film che ho visto?

Fausto: Al momento in cui rispondo a queste domande ho appena finito di vedere I segreti di Wind River. Sono ancora felice infatti!
Francesca Fichera:
Recuperato Koda, fratello orso, un Disney piuttosto bistrattato – e un po’ capisco perché un po’ no.
Francesca Paciulli:
Tonya.
Roberto: Ho appena finito di vedere I vampiri di Riccardo Freda.
Valentina: Un sogno chiamato Florida. Confermo tra i film più interessanti e gettonati di questi Oscar 2018 appena trascorsi.

11
Un film che mi ha fatto riflettere?

Fausto: C’è la storia di un certo maialino coraggioso e del suo bizzarro rapporto col padrone che racconta un miliardo e mezzo di bellissime storie. Una è quella dell’uomo James Cromwell che vedendo sé stesso in un maiale felice…
Francesca Fichera:
Ne pesco uno a caso nella filmografia di Bergman o Herzog? Guardando fra gli ultimi visti direi pure Happy End di Haneke, lucido quanto impietoso ritratto della borghesia contemporanea, e il profondo lavoro di scrittura e critica sociale condensato da James Franco in The Disaster Artist.
Francesca Paciulli:
The Truman show di Peter Weir.
Roberto: Funny Games di Haneke, l’originale. Quel telecomando che fa il rewind non credo se ne andrà mai via dai miei pensieri.
Valentina: Persona. Un film che mette a dura prova in tutti i sensi: dalla visione alle questioni personali.

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12
Un film che mi ha fatto ridere?

Fausto: Di recente ho visto Flirting Scholar di Lee Lik-chi e Stephen Chow non può non strappare almeno una risata. È un padreterno su questa terra!
Francesca Fichera:
Senza andare a scavare troppo negli anni dico Zoolander (sia il primo che il secondo).
Francesca Paciulli:
A qualcuno piace caldo: sorriso stampato in faccia per tutta la durata del film grazie al travolgente trio Lemmon, Curtis, Monroe.
Roberto: Frankenstein Junior di Mel Brooks.
Valentina: Risate di gioia. La Magnani e Totò diretti da Monicelli, quel cinema italiano dal tocco di classe che tanto ci manca.

13
Un film che mi ha fatto piangere?

Fausto: Coco, maledettissimo Coco.
Francesca Fichera:
Chi mi conosce sa che faccio prima a contare le volte in cui davanti a un film non ho pianto, quindi sceglierò quello che mi ha ridotta a un’ameba più degli altri: Sette minuti dopo la mezzanotte di Juan Antonio Bayona.
Francesca Paciulli:
American Beauty e quel suo finale cinico e poetico incentrato sull’ultimo istante di vita di Lester Burnham.
Roberto: Camino di Javier Fesser.
Valentina: Espiazione. Credo uno dei film più belli di Joe Wright, oltre che un romanzo meraviglioso di Ian McEwan.

14
Un film orribile?

Fausto: Ho recuperato Death Note di Adam Wingard proprio prima di Pasqua.
Francesca Fichera:
L’intrepido di Gianni Amelio.
Francesca Paciulli:
Codice: Swordfish. Noiosissimo.
Roberto: The Cloverfield Paradox di Julius Onah.
Valentina: La terza madre. Veramente brutto, più che suscitare paura, suscita la peggior sensazione di orrore: comprendere a fine film di aver proprio perso tempo!

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15
Un film che non ho visto perché mi sono addormentato?

Fausto: Non ricordo l’ultima volta che mi è capitato, ma sicuramente è successo. Godzilla di Gareth Edwards in sala mi stava facendo addormentare, questo me lo ricordo.
Francesca Fichera:
Lincoln di Spielberg (SPIELBY SCUSAMI ERO STANCA POI L’HO RECUPERATO GIURO).
Francesca Paciulli:
Io prima di te con Emilia Clarke che fa il verso a Julia Roberts in Scelta d’amore. Scontato e prevedibile.
Roberto: Ho visto La grande bellezza di Sorrentino e mi sono addormentato. Poi l’ho recuperato… e mi sono addormentato di nuovo (stavolta non scherzo come la domanda sul doppiaggio).
Valentina: Una notte da leoni. Non me ne voglia nessuno, magari era la serata sbagliata, ma ho dormito beatamente dopo la prima mezz’oretta.

16
Un film che non ho visto perché stavo facendo le “cosacce”?

Fausto: Alla fine torno a vedere qualsiasi cosa, quindi non ne esiste uno che poi non ho finito di vedere!
Francesca Fichera:
Santa Maradona, che poi ho finito di vedere (ma forse sarebbe stato meglio riprendere a fare altro).
Francesca Paciulli: Difficile, perché in sala non sono tipo da distrazioni ;)
Roberto: Quando farò le cosacce ve lo dico.
Valentina: Casino Royale del 2006. Forse Daniel Craig non è poi forse tutto sto Sex Symbol!

17
Il film più lungo che ho visto?

Fausto: Proprio qualche mese fa ho visto Crude Oil di Wang Bing. Ci sono voluti due giorni, da sera a sera, per riuscire a vedere le 14 ore di documentario.
Francesca Fichera:
Al momento il primo che mi viene in mente è C’era una volta in America.
Francesca Paciulli:
Via col vento. E non mi stanca mai.
Roberto: Penso si possa considerare un unico film il Decalogo di Kieslowski, per andare sul sicuro dico Gesù di Nazareth di Zeffirelli.
Valentina: Il regno d’inverno. Ero anche arrivata in ritardo, infatti aspettai lo spettacolo successivo per recuperare i primi quindici minuti.

18
Il film che mi ha deluso?

Fausto: Per deludere vuol dire che ci si aspettava qualcosa, per aspettarsi qualcosa significa che c’era dietro gente serissima. Nolan non è il mio dio, però con Interstellar mi feci delle speranze enormi che furono distrutte poco alla volta una ad una.
Francesca Fichera:
Anche qui ce ne stanno a morire, e il Godzilla di Gareth Edwards (giusto per ricollegarmi a una delle risposte di Fausto) ne fa parte di sicuro: se dal trailer sembrava tutta un’altra cosa è proprio perché al suo interno si giocava l’unica scena degna di nota del film.
Francesca Paciulli:
Philomena. Partivo con troppe aspettative.
Roberto: The Lodgers – Non infrangere le regole. Grande atmosfera, bella location, bella fotografia, sceneggiatura e attori imbarazzanti.
Valentina: Red Sparrow. Un trailerone per vedere poi sempre la stessa solfa su spie e agenti segreti che affrontano lunghi e tortuosi calvari nel tentativo di offrirci la solita morale.

19
Un film che so a memoria?

Fausto: “Would you like to know more?”
Francesca Fichera:
Titanic, perché da bambina fui presa dalla Titanic mania e lo guardai oltre 30 volte *segue lancio di pomodori*. Ma anche Sleepers e Up, consumati entrambi fra televisione e home video.
Francesca Paciulli:
Harry ti presento Sally.
Roberto: Non sono abituato a riguardare i film, ma la trilogia di Evil Dead la conosco abbastanza a fondo.
Valentina: Toy Story. Il primo è e resterà sempre il mio preferito.

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20
Un film che ho visto al cinema perché mi ci hanno trascinato?

Fausto: Mai successo, anzi sono io che devo chiedere scusa a degli amici. Quando si è presentata l’occasione di entrare gratis per dei film li ho fatti andare a vedere [CENSURA: cause di forza maggiore, ma così di ‘sto film si parla il meno possibile] e Fuga di cervelli di Paolo Ruffini. All’epoca ricordo avevo già visto le uscite principali e restava poco tra cui scegliere, quindi decidemmo di scoprire cosa c’è in fondo alla gola del Pennywise di Andy Muschietti. Ora lo so, ho scoperto cosa sognava Lovecraft.
Francesca Fichera:
Non mi hanno mai trascinata al cinema, sempre consenziente :D
Francesca Paciulli:
Harry Potter e la pietra filosofale.
Roberto: Non sono mai stato costretto a vedere nessun film, tantomeno io costringo gli altri.
Valentina: Resident Evil: Extinction. E si poteva decisamente farne a meno!

21
Il film più bello tratto da un libro?

Fausto: Un miliardo e mezzo? Ne cito un paio a cui sono molto affezionato, Viaggio al centro della Terra con James Mason e Il giro del mondo in 80 giorni con David Niven. Vai, anche 20’000 leghe sotto i mari con Kirk Douglas, James Mason e Peter Lorre!
Francesca Fichera:
Qui il mio cuore kinghiano batte un paio di colpi, fra Il miglio verde di Frank Darabont e L’ultima eclissi di Taylor Hackford. E ne potrei citare a decine pure qui, però mi fermo.
Francesca Paciulli:
IT di Andrés Muschietti. È vero siamo solo alla prima parte, ma chi ben comincia…
Roberto: Il padrino di Francis Ford Coppola.
Valentina: Orgoglio e pregiudizio. Trovo che Joe Wright abbia dato voce ad uno dei romanzi più belli della storia mondiale della letteratura avvicinandosi proprio alla penna leggera, ironica ma allo stesso tempo attenta e sensibile della Austen.

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22
Il film più datato che ho visto?

Fausto: ho sempre trovato The Breakfast Club un film invecchiato male.
Francesca Fichera:
Red e Toby (così magari qualcuno mi spiega cosa ci hanno trovato di bello).
Francesca
Paciulli: Love story, un cult anni Settanta che non resiste alla prova del tempo. Troppe lacrime, troppa enfasi, troppa musica, troppo di tutto.
Roberto: L’isola degli zombies di Victor Halperin. Più inattuale di così…
Valentina: Pretty Woman. Una favola oggi un po’ troppo scontata e fuori tempo. Il principe azzurro galante ed elegante ci piace, ma non un po’ meno impomatato magari. Più divertente e imprevedibile!

23
Migliore colonna sonora?

Fausto: La mia preferita resta The Mission di Ennio Morricone, l’Ave Maria cantato dai Guarani continua a darmi i brividi, ma non posso andarmene senza citare Koyaanisqatsi di Philip Glass e Conan il barbaro di Basil Poledouris. Ultimamente di Poledouris sento in continuazione anche l’Hymn to the Red October. Революции надежда!
Francesca Fichera:
Michael Nyman per Gattaca di Andrew Niccol: capolavori entrambi.
Francesca Paciulli: A parimerito John Williams per Lo squalo (un affondo di due note ed è subito atmosfera) e Bill Conti per Rocky: indimenticabile la corsa di Balboa sulle note di Gonna Fly Now.
Roberto: How to Train Your Dragon 1 e 2 di John Powell.
Valentina: Il favoloso mondo di Amélie, un carillon di sogni e magia la musica di Yann Tiersen.

24
Migliore saga cinematografica?

Fausto: Indeciso tra Harry Potter e God of Gamblers.
Francesca Fichera:
Voglio tanto bene a Rocky. 
Francesca Paciulli: La trilogia de Il signore degli anelli di Peter Jackson. Con menzione speciale per l’epica battaglia al fosso di Helm de Le due Torri.
Roberto: La Casa 1, 2 e Army of Darkness di Sam Raimi.
Valentina: Il signore degli anelli. Il mio sogno, che ancora non ho potuto realizzare, è vedere tutti i film di seguito in una sola giornata!

25
Migliore remake?

Fausto: Sorcerer di William Friedkin è un film eccezionale.
Francesca Fichera:
Oltre ogni aspettativa – perché l’originale di Abel Ferrara sembrava veramente ineguagliabile – Il cattivo tenente di Werner Herzog.
Francesca Paciulli:
Scarface di Brian De Palma. Barocco e travolgente come il Tony Montana di Al Pacino.
Roberto: Scarface di Brian De Palma.
Valentina: The Departed. Il tocco di Scorsese: deciso, rude e raffinato allo stesso tempo.

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Fausto Vernazzani
Francesca Fichera
Francesca Paciulli
Robert Palo
Valentina Esposito

2 pensieri su “CineFatti a cinque voci: 25 indiscrete domande cinematografiche

  1. grandi!
    condivido molte delle vostre risposte, ma soprattutto con Fausto la delusione per Interstellar, che pure è visivamente molto bello…
    poi vabbè, Scarface, e le colonne sonore che avete citato, che sono tutte molto belle (io non sapevo davvero quali scegliere).
    ciao!

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