10 grandi attori da spingere fuori dal piccolo schermo - CineFatti

Dalla Tv al Cinema: 10 attori televisivi da grande schermo

Attori e attrici che vorremmo vedere saltare dalla Tv al cinema.

Telefonare Kevin Spacey e offrirgli un ruolo da protagonista in una serie televisiva è voler vincere facile. Steve Buscemi per Boardwalk Empire o la coppia Matthew McConaughey e Woody Harrelson per True Detective? Stessa cosa.

Il trend di oggi è fare il salto dal grande al piccolo schermo. È uno stipendio assicurato per diversi anni, un contatto duraturo col pubblico, di gran lunga più affettuoso del corrispettivo cinematografico, spietato quando si commettono errori.

In altre occasioni e soprattutto in passato abbiamo visto, invece, rari talenti portare la loro arte su quel piccolo schermo con granzi ambizioni, stelle a cui avremmo augurato una sorte opposta ai loro colleghi: un viaggio verso la sala cinematografica.

La serialità è centrale nel panorama audiovisivo contemporaneo, ma per un attore gli assegni da milioni di dollari (a meno che non vi chiamate Jim Parsons) e il grande pubblico sono sui set cinematografici. Almeno per adesso, chissà in futuro.

Casi scontati e facili da citare sono quelli di Bryan Cranston (Breaking Bad) e Benedict Cumberbatch (Sherlock), entrambi sulla buona strada per illuminare con la loro bravura anche il buio delle sale. Più Cumberbatch che Cranston, in questo momento.

Ma facciamo un salto indietro alle nostre serie preferite,guardiamoci intorno e chiediamoci chi dei nostri interpreti preferiti vorremmo o avremmo voluto vedere fare il leggendario salto verso il successo nel Cinema? Ecco qui i nostri 10 candidati!

Jon Hamm

Il primo è insieme il più importante e il più recente. La serie capolavoro Mad Men si è conclusa un mese fa e di Hamm ne ha bisogno il mondo per sopravvivere: il suo fascino da uomo misterioso, di un’altra epoca, sarebbe di gran servizio al cinema.

Nel 2014 è stato protagonista di Million Dollar Arm e nel 2013 la sua versione animata ha accompagnato Robin Wright nel surreale mondo delle psicodroghe de Il congresso, ma nel 2016 potrebbe esserci la svolta col film di Greg Mottola, Keeping Up with the Joneses.

Speriamo vinca un Emmy quest’anno, ma qui parliamo di materiale da Palma d’Oro, perché l’Oscar sarebbe troppo poco per quel talento che ci ha accompagnato per sette lunghi anni sulla AMC. Don Draper rimarrà negli annali, per sempre.

Katee Sackhoff

Cara Katee, come dimenticarti? Un fisico da combattente di cui ci innamorammo poco a poco a bordo della Battlestar Galactica, in uno dei rari ruoli femminili in cui l’attrice non è considerata soltanto un bel soprammobile da mostrare di tanto in tanto.

La bellezza certo non le manca, ma il fisico corrispondeva alla necessità del ruolo e lei ha saputo interpretarlo con la durezza che la rese una candidata ideale per un piccolo ruolo in Riddick. In seguito prese parte all’horror Oculus e al fan film Power Rangers.

Tuttavia ogni giorno che passa è uno spreco, Katee Sackhoff ancora non ha fatto il salto dal piccolo al grande schermo. Come si può lasciare indietro un’attrice simile non ci è chiaro, ma ci auguriamo che presto l’obiettivo venga presto o tardi colpito.

Terry O’’Quinn

All’epoca di Lost avrei voluto vedere Terry O’Quinn vincere qualsiasi premio esistente sul pianeta Terra, anche come miglior saldatore. Non importava. John Locke era ed è ancora per me uno dei personaggi più belli mai scritti per la televisione.

O’Quinn con lo interpretò con una carica drammatica talmente potente da travolgere l’audience come uno tsunami. Qualsiasi scena lo vedesse come protagonista era immediatamente dominata dalla sua presenza, non c’era via di scampo.

Inarrestabile, era sufficiente uno sguardo e non avremmo toccato più il telecomando nemmeno nelle due ore successive alla fine dell’episodio. Ora dov’è? Purtroppo in nessun luogo di spicco e un ruolo “importante” al cinema lo ebbe nel franchise The Stepfather.

Concluso Lost preferì rimanere nella ristretta cornice del televisore, apparendo in Hawaii-Five-0, con un piccolo ruolo in Falling Skies e in tanti altri momenti televisivi più o meno indimenticabili. Vederlo continua a essere una gioia.

Mariska Hargitay

Quando hai alle spalle 358 episodi di Law & Order: Special Victims Unit non sei neanche più un’attrice, ti trasformi in una vera e propria istituzione. Ed è quanto è accaduto a Mariska Hargitay, la Olivia Benson che tutti ammiriamo.

La qualità del cast dei “nuovi” Law & Order è a livelli stratosferici, Christopher Meloni da solo potrebbe sfondare, ma è la Hargitay la vera star, diciamocelo.

Nominata per un Emmy e un Golden Globe, meriterebbe ben di più. In un panorama cinematografico che cerca ruoli forti per le attrici, c’è bisogno di rappresentanti forti, abili, che non siano per forza uscite fuori dal catalogo di Victoria’s Secret. Mariska Hargitay è affascinante, più di tante colleghe, e soprattutto è straordinaria.

John C. McGinley

Il mitico, leggendario e unico dr. Cox di Scrubs.

Perché non Zach Braff?

Perché lui a teatro ha proseguito, è riuscito a dirigere ben due film, tra l’altro entrambi due gioiellini hipster da non perdere assolutamente.

McGinley invece passato il Sacro Cuore, dove approdò in seguito a una lunga carriera cinematografica senza praticamente mai avere un ruolo di rilievo, partecipò solo a qualche altra serie qua e là (ora è in Stan against Evil).

Parliamo della fallimentare Ground Floor, di un particina in Burn Notice e così via. Probabilmente Scrubs rimarrà il punto più alto della sua carriera, un peccato perché l’uomo che cade nel burrone sarebbe bello sentirlo in una cinem con un impianto audio degno del suo lungo, lunghissimo No. Sigh…

John Noble

Il motivo principale per cui ogni spettatore si è innamorato di Fringe. In pochi all’epoca lo ricordavano come il folle Denethor de Il Signore degli Anelli, tutti sperarono che presto o tardi arrivasse per lui quel ruolo che lo avrebbe accolto nuovamente al cinema.

In realtà ha proseguito con una carriera televisiva di successo, fisso nel serial horror-comedy Sleepy Hollow, guida della serie di documentari Dark Matters e presto anche padre di Sherlock Holmes nella sua versione moderna di Elementary.

Non si può lamentare per carenza di lavoro, noi possiamo dispiacerci per carenza di cinema. Ci manca immensamente Walter Bishop, più di quanto noi stessi siamo capaci di ammettere. Ne troveremo mai un altro così? Temo proprio di no…

Kaitlin Olson

Dovrebbe essere più famosa. L’intera serie It’s Always Sunny in Philadelphia dovrebbe esserlo, la sit-com che ha fatto dello humour nero una vera e propria religione, che ha portato la scorrettezza politica dove nessuno credeva potesse mai giungere.

A diventar famoso è stato Charlie Day, già in Pacific Rim e in Horrible Bosses, per la Olson invece ancora nulla. Poca altra televisione e nulla più, se non una futura partecipazione in Vacation, sequel del classico con Chevy Chase.

Da una stella irriverente della commedia come lei ci si sarebbe atteso un grande salto di qualità, ma a quanto pare nessuno ha sentito la necessità di correre un rischio e per adesso dobbiamo ancora “accontentarci” di It’s Always Sunny.

Robert Knepper

Il violento e disgustoso T-Bag dal cult Prison Break. Ne eravamo tutti innamorati, fin nei limiti del consentito trattandosi di un villain con ben poco da ammirare, e noi tutti convinti che qualcuno lo avrebbe presto o tardi notato.

Diamine, ci sperai persino quando lo vidi nell’orrido remake di Ultimatum alla Terra, ma solo pochi minuti gli furono concessi, a sufficienza per dire “Ehi, ma è lui!”, e nulla più.

Oggi poco cinema, tra cui una piccola parte nella conclusione in due parti del ciclo di The Hunger Games, ma né la televisione né il grande schermo hanno voluto sfruttare un attore con un talento fuori dal comune, che senz’altro sarebbe riuscito a rendere qualunque cattivo memorabile come T-Bag.

Katey Sagal

Forse non la conoscerete, ma si tratta di un gigante della televisione. Adesso parliamo di lei per la sua Gemma di Sons of Anarchy, ma negli USA la conoscono anche per essere la voce di Leela in Futurama, per essere stata al fianco del compianto John Ritter in 8 semplici regole e per la Peggy di Sposati… con figli.

Nella serie FX però ha brillato per davvero, al punto da darle l’occasione di vincere un Golden Globe e vedere il suo nome stampato per l’eternità sulla Hollywood Walk of Fame. Non è un successo di poco conto, insomma.

La sua dimensione l’ha trovata nella serialità, ma noi spettatori avremmo bisogno di vederla più spessoe non solo per pochi minuti in Pitch Perfect 2. In futuro sarà in Bleed for This, biopic in cui reciterà al fianco di Miles Teller.

Rory Kinnear

L’ultimo di questa lista, uno dei migliori in assoluto. In Penny Dreadful è possibile guardarlo dritto nel cuore quando recita nei panni del mostro di Frankenstein, ad ogni episodio cresce sempre più di importanza e stende chiunque ne ascolti la voce.

Perfetto, sublime, i complimenti si sprecano per un attore shakespiriano fattosi le ossa sui palcoscenici del Regno Unito e negli studi della Tv britannica, partecipando a progetti come Black MirrorThe Casual Vacancy.

Al cinema di tanto in tanto lo vediamo – per esempio The Imitation Game e tra poco Spectre ma è uno di quegli attori a cui bisognerebbe dare in mano un ruolo difficile, magari di quelli che sarebbero calzati a pennello a un giovane De Niro.

Fausto Vernazzani

 

 

 

 

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2 pensieri su “Dalla Tv al Cinema: 10 attori televisivi da grande schermo

  1. Povero mio sfortunato Knepper! Più volte contattato e non scritturato da Tarantino e poco considerato dal grande schermo. Ha tutte le carte in regola per entrare a far parte dei “grandi”, ma nessuno sfrutta al massimo le sue capacità. E’ anche un gran peccato che non sia abbastanza conosciuto in Italia come nel resto del mondo..

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    1. Già, personalmente anche se non ho apprezzato come Prison Break ha proseguito nelle future stagioni, non ho mai dimenticato la bravura di Knepper, in realtà forse l’unico grande attore di tutta la serie (a cui affianco Peter Stormare, ma lui è comprovato e sappiamo quanto dura). Non sapevo avesse attratto l’interesse di Tarantino e in effetti ci starebbe tutto. Chissà se in futuro non spunterà qualcosa di adatto a lui!

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