Orphan Black - CineFatti

Orphan Black: l’originalità nella clonazione

I cloni evoluti con successo della seconda stagione di Orphan Black.

Un anno fa non potemmo fare a meno di essere severi con la serie televisiva di fantascienza Orphan Black, in onda su BBC America (Space in Canada, da cui proviene) in questo momento ogni sabato con la seconda stagione.

Il pilota Natural Selection, titolo preso in prestito come tutti gli altri, dai capitoli de L’’origine della specie di Charles Darwin, si concentrava su temi lontani da quanto uno spettatore appassionato di science fiction si aspetta da un serial di genere.

Un errore per nostra fortuna subito corretto e con il passaggio dalla prima stagione alla seconda ora in corso, Orphan Black non lo si può escludere dalla immaginaria lista delle migliori serie televisive di fantascienza in diretta televisiva.

Creata da Graeme Manson e John Fawcett, Orphan Black è la storia di Sarah Manning, ragazza ribelle la cui vita non ha fatto altro che produrre disastri come il suo fidanzato Vic, una lunga fila di problemi economici e tanto altro.

Una vita ai margini che l’’ha portata ad allontanarsi dalla figlia Kira, in custodia dalla madre adottiva di Sarah. In un giorno qualunque il caso volle che in una stazione ferroviaria si accorge di una donna, esattamente identica a lei.

Non ha il tempo di parlarle che quest’’ultima si getta sotto un treno in partenza. Il suo nome era Beth, agente di polizia di cui Sarah in fretta prende l’’identità per scoprire come sia possibile che un’’altra persona sia fisicamente uguale a lei in tutto e per tutto.

Fawcett e Manson ridanno spazio alla clonazione in televisione, dopo anni di scomparsa del tema dalla bocca dei media. Ma non sarà il solo, a Sarah spetterà l’’arduo compito di rimettere insieme i tasselli raccolti da Beth, fino a incontrarsi con altri tre cloni: Cosima, biologa e ricercatrice, Alison, alcolizzata madre perfettina, e Helena, assassina volata dall’Ucraina, plagiata da una setta religiosa.

Personalità diverse messe in scena dalla stessa attrice, Tatiana Maslany, candidata, giustamente, al Golden Globe come Miglior Attrice in una serie drammatica, premio poi andato a Robin Wright per House of Cards.

Neolution

Prosegue così, tra un accento straniero e l’’altro, ucraino e tedesco sono i più sorprendenti, aprendosi poi al mondo del transumanesimo, ideologia votata allo studio e al miglioramento dell’’essere umano mediante modifiche del corpo e del DNA.

Sarah e i suoi cloni sono creature di laboratorio, la cui esistenza nel serial acquisisce maggior valore nel momento in cui nell’’ultimo episodio della prima stagione, Endless Forms Most Beautiful, al contrario del pilota, è proprio la tematica, con i suoi dilemmi etici, a diventare vera protagonista di Orphan Black.

La fantascienza del passato

Un piacere non indifferente in un panorama televisivo dove raramente si esplorano idee del momento, presenti, e non elucubrazioni su di un futuro post-apocalittico o abbandonato a un’’innovazione tecnologica senza freni.

Motivo per cui una serie come Almost Human è morta, finita con la prima stagione perché troppo poco innovativa, destino a cui sembrano condannate anche The Tomorrow People e Star-Crossed, mentre altri, come Helix, proseguono stoicamente grazie al pregio della novità pur non raggiungendo ascolti astronomici.

Orphan Black è ora al terzo episodio della seconda stagione, andato in onda lo scorso 3 Maggio negli Stati Uniti, e le cose non potrebbero procedere meglio: come se non ci fosse mai stato uno stop, la serie prosegue tra azione, rivelazioni sulla vita dei personaggi e su dilemmi morali interessanti che non lasciano lo spettatore freddo davanti al televisore.

Religione, scienza e diritti umani si fondono insieme in un’opera d’arte fantascientifica di rara bellezza, troppo spesso legata a sogni ormai svaniti, mentre altre vie sono rimaste aperte, inesplorate e a disposizione delle menti creative di oggi.

Una serie da seguire a tutti i costi, al fianco di altri grandi titoli altrettanto accattivanti, ma più vuoti come Il trono di spade,– a meno che non si apre un discorso sulla narrazione, comunque molto interessante -, anche perché presto, il 3 Giugno per essere esatti, andrà in onda su Mediaset Action la prima stagione per la prima volta in Italia.

Fausto Vernazzani

2 pensieri su “Orphan Black: l’originalità nella clonazione

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