L’acqua è finita, ora si annacqua con le lacrime
Era strano vedere una serie HBO senza distribuzione italiana, ora finalmente sappiamo il 17 febbraio andrà in onda su Sky ogni lunedì sera con due puntate così da chiudere (molto) “quasi” in contemporanea. È una buona notizia per chiunque sia un fan completista di Stephen King… e solo per loro, direi.
A costo di ripetermi, the Outsider ha corso troppo. Il romanzo offre poco di succoso e la prima fetta è l’unica che posso immaginare come spalmabile su episodi multipli e purtroppo già sappiamo è stata fatta una scelta diversa per avere Holly Gibney il più presto possibile. Ci sono stati dei vantaggi, certo, soprattutto registici.
Ora siamo sudditi del re Noia per la seconda domenica di fila e se quanto meno l’episodio Que viene El Cuco? non lesinava informazioni stavolta il piattume regna incontrastato. Igor Martinovic alla regia poraccio, nemmeno mi sento di condannarlo talmente esiguo era il materiale da riprendere a questo giro.

Holly (Cynthia Erivo) è ancora a New York a indagare sulla scia di omicidi lasciata da qualsiasi cosa abbia ucciso Frankie Peterson, e sembra aver finalmente scoperto qualcosa: la bestia si nutre di emozioni negative e potrebbe dunque aver trovato rifugio accanto ai cimiteri di ogni località dove ha sparso del sangue.
Al povero Ralph (Ben Mendelsohn) l’ingrato compito di verificare lo stato del cimitero locale, ma la sua testa non trova pace: sua moglie Jeannie (Mare Winningham) è angosciata dalla situazione e ogni inquietudine risveglia il dolore mai sopito per la morte del figlio adolescente Derek.
Intanto Jack (Marc Menchaca) serve la bestia portandole cacciagione fresca, ma non basta a calmarla. Inizia a farsi vedere, incappucciata, da Jeannie e nei sogni della detective Tamika (Hettienne Park) dopo aver visitato fuori scena diverse volte la più piccola delle figlie di Terry Maitland.
Sul fronte occidentale?
Niente di nuovo. Nada. È un episodio morto e Martinovic segue lo stile della serie senza personalizzare alcunché. Si affida a dei grandissimi attori lasciandoli seduti in un angolo a malapena a respirare. Persino la Erivo inizio ad apprezzarla dopo la pessima presentazione à la big bang ttheory del terzo episodio.
È difficile capire analizzando la narrazione se sta per arrivare un uragano, gli unici indizi che lasciano un minimo di speranze per il futuro sono due: il sesto episodio è diretto da Karyn Kusama, mentre il settimo è scritto da Dennis Lehane. Nomi così non li scomodi per delle sciocchezze qualsiasi.
In più il sesto episodio è ormai convenzionalmente quello a cui è affidata la ribalta. Due grandi sesti sono per esempio in the Haunting of Hill House e Watchmen, magari the Outsider vuole rispettare questa nuova regola matematica. Il problema è che sono solo appigli esterni alla storia, il che non depone a favore.

SPOILER ALERT
Serie e romanzo
A tu per tu col libro
Sarò breve, brevissimo. Il numero cinque è composto da alcune rincorse nei confronti di Jeannie a cui è data occasione di incontrare el Cuco come nel romanzo e di Holly impegnata a ricostruire il percorso del mostro. Punto e basta, sono gli unici collegamenti importanti col libro di Stephen King.
Il resto è una pura e semplice novità o nullità. Paddy Considine continua a bere al bancone del Gentlemen’s Please giusto per ricordare al mondo della sua esistenza e Marc Menchaca hanno deciso di lasciarlo agire casualmente senza spiegarne mai a fondo le ragioni, per quanto siano palesi. Cazzarola, è chiaro no?

Eppure l’evidenza dei fatti sfugge agli autori della serie, sentitisi in dovere di scrivere una lunga didascalia per spiegare che el Cuco prende un aiutante in ogni luogo, puntando sempre al massimo della paura, dolore, morte e tragedia. È come parlare con un prolisso e insopportabile Capitan Ovvio.
Il prolungamento per cui essere curiosi potrebbe riguardare invece Andy (Derek Cecil), amico, amante e aiutante di Holly laggiù nello stato di New York. A quanto pare scopre i piani della folle investigatrice e potrebbe seguirne anche lui le tracce. Sappiamo a fine romanzo ci sarà un po’ una strage e va montata.
A morire sappiamo saranno Howie e Alec Pelley, nella serie poco più di due comprimari, e dunque quale botta emotiva potrebbero mai dare questi colpi alla testa? Andy sembra essere pronto a dipingere un bersaglio sulla sua testa. Potrei anche sbagliarmi, ma the Outsider dà solo il piacere delle supposizioni interessanti.
2 pensieri su “The Outsider, un diario: Episodio 5”