Sugli alti e i bassi dell’impero di Stephen King
23 ottobre, Italia: esce The Outsider, il nuovo thriller kinghiano osannato da Don Winslow e soci. 30 ottobre, USA: è il turno di Elevator, altro attesissimo (e combattutissimo) romanzo di quel Re a cui – diciamocelo – ormai fatichiamo a stare dietro.
E anche se non è sempre tutto rose e fiori, quando parliamo di Ka la fede resta un incrollabile baluardo, capace di resistere a delusioni più o meno ingenti – come quella di Castle Rock – come ad estenuanti periodi di magra.
Dal libro al film: la storia non si ferma
D’altra parte tutti eravamo convinti che il primo nuovo adattamento da segnare in agenda sarebbe stato il secondo capitolo di IT per la regia di Andy Muschietti, in arrivo negli Stati Uniti il 6 settembre 2019.
Invece, al grido di detto, fatto, il 5 aprile 2019 debutterà il remake di Pet Sematary, trasposizione già resa nota a cavallo fra Ottanta e Novanta da Mary Lambert, ora affidata a Kevin Kolsch e Dennis Widmyer.
A questo punto, freschi della lezione di Castle Rock, dovremmo andare coi piedi di piombo e non lasciarci abbindolare dal buon cuore delle anticipazioni. Ma è pur vero che le prime immagini, unite al cast d’eccezione (Jason Clarke, John Lithgow, Amy Seimetz), promettono senz’altro bene.
Altra data, altra corsa
…altro rullo di tamburi: il 24 gennaio 2020 toccherà al Doctor Sleep – che, ripetete con me, NON È IL SEQUEL DI SHINING DI KUBRICK – del bravissimo Mike Flanagan.
La presenza di Ewan McGregor nei panni del Danny Torrance adulto basterebbe già da sola a rendere l’attesa di questo adattamento una delle più dolci mai tollerate da un constant reader di King.
Completano il quadro Rebecca Ferguson, nel ruolo della villain Rose Cilindro; Kyliegh Curran, in quello della piccola Abra; Emily Alyn Lind (Revenge), giovane e pericoloso membro del gruppo del Vero Nodo.
Note (non tanto) a margine
Ma non è finita certo qui – del resto basterebbe spulciare i passati post del CineKing per rendersene conto. Fra le novità in cantiere abbiamo una prima versione per il cinema di Buick 8, uno dei romanzi kinghiani più bistrattati di sempre.
Si occuperà della regia e dello script allo stesso tempo William Brent Bell (Stay Alive) per conto della Hyde Park Entertainment; al momento Variety non rivela null’altro, né sullo stato di avanzamento della produzione né tanto meno su un’ipotetica release.
Parallelamente l’odissea di L’ombra dello scorpione, il cui progetto cinematografico era stato preso in carico e poi mollato da Josh Boone, sembra continuare.
Deadline e CBR hanno già a suo tempo notificato che dai piani alti della CBS l’intenzione di salvare l’adattamento facendone una serie tv destinata al servizio streaming rimane ben salda, e con tanto di debutto entro l’arco dell’anno 2019.
Last but not least il duo Stephen King/Richard Chizmar, consacrato dalla novella La scatola dei bottoni di Gwendy, rinnova la collaborazione niente di meno che con uno script inedito scritto appositamente da Chizmar per il Re in persona: Trapped.
Un’iniziativa avvolta ancora nel mistero – però la fonte è Dread Central, quindi non sono rumours – della quale conosciamo soltanto il futuro regista, ovvero un tale Billy Chizmar, figlio di Richard.
Con o senza l’assistenza del 19 – anche a ottobre non siamo riusciti a riacchiappare il ritmo perfetto del Ka – vedremo di scoprirne e dirne di più.
L’ha ribloggato su La finestra di Hoppere ha commentato:
Elevation of the King – CineKing #46
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