Nicolas Cage: Carriera sul lastrico

Nic Cage re del trash

Ci avviciniamo al quarto compleanno di CineFatti ed è bello ogni tanto potersi aggiornare su qualcosa che si è scritto molto in là nel tempo.

Nel 2010 scrivemmo un articolo infuocato contro Nicolas Cage, attore protagonista di un lungo numero di pellicole dimenticabili o così trash da essere persino un piacere da guardare (Con Air è il classico esempio) ma la sua carriera doveva ancora toccare il fondo, così come la sua situazione finanziaria.

In questi quattro anni molto è cambiato: Cage ha dovuto accettare ruoli di ogni genere, rimanendo ancorato all’azione come nella seconda metà degli anni Novanta e oltre. Senza stilare una lista eccoci qui a riprendere ogni singolo film da lui interpretato in questi anni fino al 2014, in cui è al lavoro per altri tre film e chissà, forse in futuro la situazione potrebbe migliorare…

1. Lo avevamo lasciato coi capelli lunghi ne L’apprendista stregone e lo ritroviamo così ne L’ultimo dei templari – Season of the Witch in originale – ancora nel fantasy.

Cage è un templare fuggito dalle crociate (le battaglie hanno degli effetti speciali a dir poco indecenti) col suo amico Ron Perlman (mitico) dopo aver compreso la strage di innocenti perpetrata dalla Chiesa. Contro il suo volere scorterà una strega dai monaci che dovranno processarla, ma la strada sarà piena di pericoli.

Incredibile come Nic Cage sia monoespressivo in questo film, con un’espressione patetica stampata sul viso che rende noiose persino le scene d’azione coreografate con sufficienza.

2. Nel 2007 Nicolas Cage provò a farsi strada nel mondo dei cinecomics con la trasposizione del fumetto Ghost Rider: sfortuna volle che il risultato non fu solo pessimo, ma peggio.

Cinque anni dopo torna ancora all’Inferno e ne esce fuori con un altro nome, Milton, in Drive Angry (la nostra recensione), un trash d’azione con la super sexy Amber Heard e il cattivissimo William Fichtner.

A Cage non è richiesto un granché, fa il suo dovere camminando a spalle curve e sterminando i suoi nemici, ma nel complesso il film di Patrick Lussier vale la pena di esser visto una sola volta e solo allo scopo di perder tempo. La scena di sesso tra pallottole volanti è un momento (s)cult da ricordare.

3. Nicole Kidman non se la passò molto bene nella seconda metà dei Duemila e non è dunque un caso se la si ritrova al fianco di Nic in un film dell’ormai odiatissimo Joel Schumacher: Trespass.

Un rivenditore di pietre preziose con problemi di famiglia è assalito in casa sua da dei criminali a loro volta ricattati da un’organizzazione ancor più grande. Al padre toccherà l’inaspettato ruolo di salvatore.

Esiste di peggio al mondo, ma se c’è una cosa a cui è impossibile resistere è un Cage urlatore nelle sue classiche scene di follia. Durante le maratone dei suoi film bisognerebbe iniziare un gioco: bere un cicchetto a ogni scena in cui strilla. Il cattivo è un fantastico Ben Mendelsohn.

4. Tra i migliori thriller/action con Cage rientra sicuramente Seeking Justice, in cui il nostro uomo verrà ancora aiutato dall’ottimo villain Guy Pearce.

Torniamo a New Orleans con Nicolas dopo il capolavoro di Herzog, una città nel caos più totale in cui agisce un’organizzazione guidata da Simon/Pearce che cerca di riportare l’ordine eliminando fisicamente i criminali.

L’eroe è un professore di liceo che dopo esser stato usato da loro fa di tutto per uscirne e vivere in pace con sua moglie. Tutto sommato il regista Roger Donaldson ha fatto un buon lavoro: peccato non abbia osato di più.

5. Con Milton ci eravamo divertiti, Drive Angry aveva un chiarissimo intento trash, ma l’inatteso sequel Ghost Rider: Spirit of Vengeance non va molto oltre Ghost Rider.

Miglioramenti ci sono, evidenti, in particolare nella regia folle di Neveldine/Taylor, un duo che dovrebbe lavorare molto più spesso. Insieme a Idris Elba, Cage/Blaze, posseduto dal demonio, cercherà di salvare un bambino dalle grinfie del diavolo.

C’è azione interessante, effetti speciali da due soldi e una storia poco sviluppata, così come i personaggi. Il ruolo di Christopher Lambert è la ciliegina marcia su una torta scaduta.

6. A Cage piaceva così tanto New Orleans da acquistare nel quartiere francese una delle case “più infestate” d’America, detta LaLaurie. Ed è tornato a recitare tra le sue strade con Simon West alla regia (colui che lo trasformò in Con Air) in Stolen: il peggiore di tutti.

Nicolas, ex ladro professionista, appena uscito dal carcere è braccato sia dai federali che dal suo vecchio collega Josh Lucas (terribile). Entrambi vogliono il bottino dell’ultimo furto e per ottenerlo sono disposti a tutto, anche a rapire sua figlia.

Inseguimenti, corse e ironia spicciola dopo i primi venti minuti si trasformano in noia assoluta.

7. In teoria non dovremmo neanche considerarlo, ma fa parte della sua carriera degli ultimi anni ed è necessario parlarne: il fantastico film di Chris Sanders (qui la recensioneThe Croods vede Cage nel ruolo di Grug, padre iperprotettivo in una famiglia di uomini nell’età della pietra.

Non vederlo in faccia è brutto, trattandosi di un film d’animazione, ma non si può negare che la sua voce fosse perfetta per il personaggio al punto da aiutare il film nella sua riuscita fino ad arrivare alla candidatura all’Oscar come miglior film d’animazione.

8. L’umida New Orleans ci lascia per il freddo Alaska dove Nicolas Cage è di nuovo in coppia con John Cusack per la prima volta dopo Con Air per mettere in scena la caccia al serial killer Robert Hansen in The Frozen Ground.

Dirige Scott Walker e purtroppo il difetto sta proprio con lui che non ha saputo dare un’anima al film, un thriller spento e poco interessante con un Cage detective che non sembra voler provare a recitare neanche per un istante.

Sembra assurdo che la miglior del cast sia Vanessa Hudgens. Rimarrà condannato al totale anonimato, quando negli UK hanno deciso di distribuirlo solo in VOD forse lo avevano capito.

10. Per arrivare da StolenTokarev (il cui titolo cambierà in Rage) devono passare due anni, ma il trash finalmente ritorna e abbiamo ancora una volta il piacere di osservare un Cage indemoniato.

Paul Maguire/Cage è un ex criminale datosi agli affari, vive una vita pulita e ha una bella famiglia, finché il suo passato non torna a ossessionarlo quando sua figlia viene rapita e uccisa scatenando una caccia al colpevole insieme ai suoi vecchi amici.

Pallottole e strilli in continuazione con un finale a sorpresa – più o meno – che non vale quanto la scena del “Who did it?” che se vedrete, capirete perché dico così.

Eccezioni che confermano le regole

I più attenti avranno notato un numero mancante: il nove. Prima di Tokarev per Cage c’è stato un momento di respiro con Joe, nuovo film di David Gordon Green nonché il più acclamato della carriera recente del nostro attore “preferito” – se escludiamo The Croods – al punto che alcuni sostenevano si trattasse di un’opera degna di una candidatura all’Oscar.

Il film fu un piccolo successo alla Biennale (ma non al botteghino, solo 300’000 dollari di incasso negli USA) dove il coprotagonista Tye Sheridan portò a casa il premio Marcello Mastroianni per i giovani emergenti. Noi attendiamo di vederlo in sala grazie alla Movies Inspired che ne ha acquistato i diritti, così da poter completare questa lista anche con un’opera di (supposta) qualità.

A seguire toccherà a tre nuovi titoli, di cui uno solo realmente promettente.

Left Behind ci porterà al giorno del giudizio, facendoci vivere insieme a Nicolas le prime ore dopo la sparizione dei giusti in una versione drammatica di Facciamola finita.

Outcast ci riporta alle atmosfere de L’ultimo dei templari, dove Cage sarà coprotagonista insieme ad Hayden Christensen di un’epopea medievale in cui interpreterà un ladro che aiuterà il vero principe a salire sul trono usurpato.

The Dying of the Light riapre la porta alla speranza: Paul Schrader è il regista di un film interamente girato in Romania della cui trama ancora non si sa nulla, ma in cui Cage sarà colonna portante insieme ad Anton Yelchin.

Questo è tutto. Non c’è altro su Nicolas Cage e, chissà, se tra quattro anni saremo ancora qui su CineFatti, più che contenti di aggiornarci ancora sulla sua lunga carriera, a cominciare da Joe in prossima uscita in Italia, con l’augurio che il futuro gli riservi qualche novità positiva nella sua eclettica filmografia.

Di sicuro non mancherà mai il divertimento, volontario o involontario.

Fausto Vernazzani

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