Tiriamo le somme, stringiamo le differenze
Era nostra consuetudine alla vigilia delle feste far parlare Francesca dello status di CineFatti. Il 2019 potremmo riassumerlo in un Ahia. neanche strillato, per quanto il bastardo ha fatto male. È un buon motivo per ignorare il positivo, le somme preferisco letteralmente tirarle altrove perché è una conclusione fatta di differenze matematiche e sono talmente grandi da volerle stringere.
Siamo meno ora fisicamente, non nelle idee. Riprendendo Garnet in Steven Universe:
But I am even more than the two of them
Everything they care about is what I am
I am their fury
I am their patience
I am a conversation
Le relazioni sentimentali sono conversazioni e senza entrare nel personale perché siamo su CineFatti e non a casa mia – nemmeno vi ci voglio, oh. A parte qualcuno! – riassumerò quanto il dottor sonno già mi ispirò: nel rispetto di chi non è sarà garantita la continuazione del suo mondo. Del resto ho in un paio di occasioni accennato a una novità allegata al cinquantesimo CineKing.
Francesca è ovviamente anche altro, non una medusa dimaiesca composta al 90% di Stephen King. Sedeva sul trono di un regno di storie e la loro bellezza è intera così com’è nell’essere patrimonio di chiunque voglia raccoglierle per trasformarle in qualcosa di unico. Intavolare una conversazione nuova di zecca attraverso ogni racconto scritto, amato e desiderato.
Sette minuti dopo la mezzanotte ha un bellissimo insegnamento: “le storie sono creature selvagge“. Le guide ideali per trovare la verità inesprimibile aggrappata con le unghie e con i denti alla punta delle nostre lingue. Per me e Conor O’Malley è la stessa, non la dirò se non avete né visto il film di Juan Antonio Bayona né letto il romanzo di Patrick Ness e Siobhan Dowd.
Francesca vi consiglierebbe entrambi.
(E pure io, vivamente)
Questo per dire cosa? Il cinema è fatto di storie, ogni film è una creatura selvaggia. Ho un proposito da condividere con voi per il futuro ed è anche un consiglio: non domate il cinema. Smettiamola di spegnere il cervello in sala perché equivale a entrarvi con il pregiudizio, chiudiamola con il non è per tutti e il voglio ridere e portiamo le persone a sedere davanti lo schermo.
I migliori film hanno un contenuto selvaggio che può parlarci dei nostri bisogni e verità. Consumate quante più storie potete e vedrete la stessa meraviglia di Frank Hopkins in chiusura di Hidalgo. Potreste inciampare nella storia di cui avrete necessità, ma soprattutto come sostiene il mostro: “Quando le liberi, chi può sapere quali sconvolgimenti potranno compiere?“
Chi può sapere in quali modi le storie amate da Francesca potranno avvicinarci a lei.
Non siete curiosi?
Due film meraivgliosi che insegnano molte cose a noi spettatori. Spero tanto che questo nuovo anno possa portare dei momenti felici.
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Speriamo di sì e spero anche a te ;)
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