Dark Crimes - CineFatti

Dark Crimes, risolvere un caso con l’audiolibro

Audiolibri illuminanti

Ispirato da un articolo di David Grann dal titolo True Crime: A postmodern Murder Mystery, Dark Crimes è il terzo film da regista di Alexandros Avranas, preceduto dall’acclamato Miss Violence del 2013. Purtroppo è un thriller che fatica a decollare, complice anche la poca originalità della vicenda raccontata.

Jim Carrey è Tadek, un detective prossimo alla pensione che riapre un caso di parecchi anni prima riguardante l’omicidio di un uomo d’affari che frequentava un sex club. Ciò che lo porta a riaprire la faccenda è un audiolibro dove viene descritto un delitto con un modus operandi molto simile a quella del mistero da risolvere.

L’autore del libro, Kozlov (Marton Csokas), era un assiduo frequentatore del The Cage, locale dove le ragazze venivano drogate e stuprate e dove il BDSM era all’ordine del giorno. La sfida tra Tadek e Kozlov diventa personale quando viene coinvolta la compagna dello scrittore, Kasia (Charlotte Gainsbourg), ex “impiegata” di quel posto, e quando il detective viene accusato di persecuzione da Kozlov alla polizia.

 

Il più onesto della Polonia? Immagina gli altri

Il poliziotto più onesto della Polonia, così viene etichettato Tadek ad un certo punto del film e c’è da preoccuparsi visto a quanto il nostro protagonista ci costringe ad assistere sullo schermo. L’ossessione del detective per il caso viene ampiamente documentata da Avranas che mostra un Carrey costantemente in ascolto dell’audiolibro, anche durante la colazione in famiglia.

Ossessione che diventa la causa dell’attrito tra lui e la moglie che tenta in tutti i modi di sopportare le manie di Tadek ma si chiude in un silenzio spaventoso. Il gelo nella casa dell’agente è qualcosa di inquietante, ci si limita a mangiare o parlare per monosillabi, poi ognuno si alza e vive la propria vita.

Le scene domestiche sono le poche cose buone di un film che è privo di qualsiasi mordente.

Risultati immagini per dark crimes gif

Chi ben comincia…

Eppure l’inizio, un’altra nota molto positiva, lascia presagire tutt’altro. Avranas parte subito forte mostrandoci nel dettaglio un esempio di cosa accade al The Cage, una scena che sembra ispirata dal Salò di Pasolini (e anche un po’ da The Human Centipede per mantenerci molto più bassi).

Poi, però, il crollo. Il ritmo lento, un Jim Carrey purtroppo monoespressivo (nei ruoli seri l’ho adorato, persino in Number 23), colpi di scena scontati, una mancata empatia per i personaggi sono il preludio a un lungometraggio che si trascina a fatica fino al termine lasciando lo spettatore con la sensazione di aver perso tempo e denaro.

Risultati immagini per dark crimes gif

Però, dai, bella regia, bella fotografia… No!

Non ci si può nemmeno appellare alla famosa frase bella regia, bella fotografia perché sia Avranas che Michal Englert si limitano a un compitino, gradevole solo nella già citata scena iniziale. Anche i dialoghi della sceneggiatura di Jeremy Brock sono pieni di lungaggini inutili che aumentano lo stato della nostra impazienza.

Interrogatori infantili con botta e risposta velocissimi, ma che durano un’eternità svelando poco o nulla ai fini della tram. Charlotte Gainsbourg che non fa mancare la sua dose di nudo e di sesso, ma qui completamente inutile e gratuita (fortunatamente non è l’unica funzione, ma ne saremo convinti sino alla fine) e molte altre imperfezioni rendono Dark Crimes un’occasione persa, lontana anni luce da Miss Violence.

Risultati immagini per dark crimes gif

Mangiatevi una pizza!

Non è un caso che in Gran Bretagna il film sia uscito solo in DVD e, si sa, quando si esce esclusivamente in home video, c’è sempre da preoccuparsi e, anche in questo caso, viene confermato.

Dark Crimes è un film da dimenticare presto ed è una fortuna che sia uscito adesso che inizia la grande stagione cinematografica anche per il genere horror. Proprio questa settimana, infatti, insieme al lungometraggio di Avranas sono usciti i ben più interessanti Revenge e Ride.

Quindi risparmiate i soldi del biglietto e spendeteli per i film sopracitati o, se non ne avete voglia, mangiatevi una pizza.

Roberto Manuel Palo

Voto: 1/5

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.