Ash vs Evil Dead - CineFatti

Ash vs Evil Dead: Groovy.

I morti sono tornati nel reparto ferramenta di Ash vs Evil Dead.

È arrivato IL giorno, 23 anni dopo il cult capolavoro della horror comedy L’armata delle tenebre, terzo capitolo della casa di Evil Dead, Ash è tornato per combattere il Male nella serie Ash vs Evil Dead, con tanto di regia di Sam Raimi nel pilota El Jefe.

Bruce Campbell, Bruce Campbell, Bruce Campbell, Bruce Campbell, Bruce Campbell. Qualsiasi recensione di un film o una serie in cui c’è lui protagonista dovrebbe essere composta solo dal suo nome e cognome: Bruce Campbell.

Bruce Campbell!

Di cos’altro potremmo mai avere bisogno quando il leggendario Bruce è sullo schermo? Bisogna prendere un respiro profondo, cercare di contenere l’’emozione, ma è tanta di fronte a un’’icona tanto amabile e amata al punto da non aver mai sollevato il classico (inutile) dubbio: “perché farne una serie televisiva, la trilogia era perfetta”!

No.

Ognuno di noi nel nostro subconscio aspettava il momento in cui Ash/Bruce avrebbe indossato la sua sega elettrica e imbracciato il suo fucile e ora che stanotte, in occasione di Halloween, Starz ha mandato in onda il primo episodio, siamo così felici che nella nostra testa risuona come un’eco una sola parola: GROOVY.

Groovy!

Le lancette hanno compiuto il giro migliaia di volte e il mondo ha preso la sua strada, ma Ash è rimasto lo stesso di vent’’anni fa: un imbecille di prima categoria, tronfio e affezionato alla sua Oldsmobile Delta 88 del 1973 tanto quanto lo è al suo lavoro da commesso, ma non più al Shop S-Mart, ora è al Value Stop.

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Reparto ferramenta. Tutto sembra al suo posto, compresa la mano di legno, ma durante una bizzarra scappatella notturna in un fetido bar, i Morti gli fanno visita: stanno venendo a prenderlo. Come sia possibile è presto detto, un’’epica canna fumata in compagnia è bastata a fargli leggere un passo del Necronomicon.

Cosa accadrà ora lui lo sa bene ed è un buon motivo per fuggire, ma a trattenerlo è il collega Pablo (Ray Santiago) con una vecchia profezia raccontatagli dallo zio, detto il Brujo: un uomo solo avrebbe combattere le forze del male, El Jefe.

Lla sua natura badass lo richiamerà al dovere, insieme alla giovane Kelly (Dana Delorenzo), più di un amica per Pablo, e la lotta riprenderà per il verso giusto: motosega a destra e fucile a canne mozze a sinistra. Da tutt’’altra parte, l’’agente Amanda Fisher (Jill Marie Jones) deve dimostrare di non essere colpevole dell’’omicidio del suo collega.

I vecchi strumenti del mestiere

Shaky camera e one liners a raffica, Raimi dirige il pilota di Ash vs Evil Dead cercando di imitare lo stile (ir)responsabile della sua fama internazionale, riportandoci ai fasti de La Casa 2 con un tono auto-parodico ancora più marcato.

Si ritorna indietro nel tempo a uno stile povero ed efficace dove un attore della vecchia guardia come Campbell sa muoversi come una ballerina russa possiede il palcoscenico del Bol’šoj. Un’’interpretazione superlativa, in fin dei conti Campbell recita nello stesso ruolo da decenni, al punto da rendere impossibile distinguerlo dalla sua persona.

Il plot, sviluppato da Raimi insieme al fratello maggiore Ivan Raimi e Tom Spezialy, sceneggiatore e regista televisivo di serie come Dead Like Me e Desperate Housewives, sembra non voler portare Ash vs Evil Dead verso nuovi lidi. Ed è una bellissima notizia, unita alla durata dei singoli episodi, giacché è previsto l’’abbassamento dai 45 minuti del pilota ai 30 standard delle comedy.

Uno snack di junk food d’alta qualità.

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Network dolce network

Starz è invece la casa perfetta per Ash vs Evil Dead, promotrice di serie costruite per fanboy e fangirl come Outlander, Spartacus, Black Sails, Power e Da Vinci’’s Demons.

Non un curriculum di “qualità” come altri canali quali HBO, Showtime o la AMC, bensì una programmazione originale votata all’intrattenimento e al sorriso a 32 denti dello spettatore sintonizzato sulle sue frequenze. Ash vs Evil Dead – già ordinata la seconda stagione ha il potenziale per diventare il loro pezzo da novanta.

Intanto, cosa possiamo aspettarci dagli sviluppi del serial sono una sottotrama drammatica, riguardante la poliziotta Amanda Fisher,e un miglioramento della qualità fotografica e registica grazie all’’arrivo di Michael J. Bassett per la direzione del secondo e del terzo episodio in arrivo nelle prossime settimane.

Il suo Solomon Kane era lontano dall’’essere un buon film, colpa di una sceneggiatura scritta con poco impegno al punto da risultar frustrante, l’’esatto opposto della cura e la passione incanalata verso gli aspetti tecnici, ognuno meritevole di un dieci e lode.

Ora non resta che aspettare la prossima settimana, cercando di far ripartire il cervello, incantato come un disco su quel Groovy finale.

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Viva Bruce Campbell!

Viva Sam Raimi!

Fausto Vernazzani
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