Goo Goo Dolls to the Movies

Quando i Goo Goo Dolls finirono al cinema.

Sul finire degli anni Novanta hanno fatto il botto – mai più ripetuto – con il singolo Iris, tratto dall’album Dizzy Up the Girl e inserito nella colonna sonora di  The City of Angels, melensa rivisitazione de Il cielo sopra Berlino .

Sono Johnny Rzeznik (chitarra e voce) e Robby Takac (basso e voce) e si fanno chiamare Goo Goo Dolls. 

Non staremo qui a improvvisarci critici musicali, perché non amiamo nasconderci dietro il pretesto dei gusti personali – nonostante siano comunque e in certa parte onnipresenti – e mettere da parte la nostra solita ricerca di obbiettività: sappiate solo che a Fran questo gruppo piace tantissimo, perché ha accompagnato la sua infanzia e soprattutto gli anni delle belle e spensierate estati in cui il massimo della trasgressione era una birra al doppio malto.

Musiche da film

Quella presentata qui però non vuol essere altro che una carrellata di apparizioni musicali – e già scatta l’ossimoro – della meteorica band americana al cinema. Apparizioni che sono più di quanto si potesse pensare e anche in luoghi (ovviamente figurati) abbastanza inimmaginabili, i quali potrebbero ispirarvi (non si sa mai) inconsueti recuperi, aiutati dall’uggioso ozio dei pomeriggi estivi.

Per esempio incursioni nel lato pseudo-punk dove l’ancora giovanissima formazione si colloca per cantare il risveglio dall’ultimo Nightmare (Nightmare 6 – La fine) e il cui brano principe, non a caso, porta il titolo di I’m Awake Now:

Ma per chi non l’avesse notato, i Goo’s suonano pure nel re dei loop televisivi Twister, dove fra un tifone e l’altro riecheggiano i riff di Long Way Down, dall’album A Boy Named Goo.

Soltanto un anno dopo si ritorna in sala. Sì, certo, Batman & Robin non è il migliore dei film dedicati alla figura dell’uomo pipistrello (anzi, con un senno di poi governato da Tim Burton e Chris Nolan sarebbe un’eresia il solo provare a sostenerlo) però Fran (e qui pulsa la vena autobiografica) a suo tempo non volle perdersi neanche una trasmissione in tv della pellicola.

Era l’unico modo, in un’epoca in cui non era ancora possibile trovare mp3 nelle buste di salatini, per riascoltare Lazy Eye.

In compagnia di Dawson

Passato il 1998, anno spartiacque nell’altalenante carriera dei Goo Goo Dolls grazie all’immenso successo riscosso da Iris, le presenze cinematografiche del gruppo si riducono a favore di quelle in TV: l’anima folk dei Goo’s fa da sottofondo alle paresi facciali di Joey Potter in Dawson’s Creek, ai deliri bigotti di Settimo cielo, agli effetti speciali fatti con Paint di Streghe, ai finali al rallentatore di Cold Case.

E se questo dovesse risultarvi troppo inquietante e vi spingesse a fare brutte associazioni con la musica di questa già vessata band statunitense, capovolgete il senso: ascoltate prima, guardate poi.

Tanto comunque alla fine del percorso arrivano i Transformers: prima, nel 2007, con Before It’s Too Late; poi per il terzo episodio della serie (2011) con All That You Are.

Per chiudere, la chicca di cui non tutti sono a conoscenza. Cioè che il leader dei Goo Goo Dolls ha curato, da solista, anche un’altra colonna sonora: quella de Il pianeta del tesoro. 

La canzone in questione s’intitola I’m Still Here ma i più la conoscono come Ci sono anch’io di Max Pezzali.

Francesca Fichera

 

 

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