Le sirene, amiche fidate. Parola di Masaaki Yuasa.
Un ragazzo introverso, a cui solo la musica riesce a scaldare le giornate, e una sirena che al ritmo della musica proprio non riesce a resistere, si incontreranno nel piccolo paese di Hinashi: è il mondo di Lu Over the Wall, sospeso tra mare e terra, diretto dalla fantasia di Masaaki Yuasa.
Kai abit a Hinashi, un paesino tranquillo, dove si vive di pesca, tradizioni e qualche leggenda. Le sue giornate sono allietate dalla musica, una passione che cerca di tenere segreta mentre la maggior parte dei suoi coetanei si concentra su cosa fare e dove andare alla fine delle scuole medie.
Inaspettatamente due eventi smuovono il ritmo lento delle sue giornate: l’amicizia con due compagni di classe che sognano di mettere su una band e l’incontro con una sirena paffutella e simpatica di nome Lu, che alle prime note di una qualsiasi canzone inizia a ballare sfrenatamente. Ne nascerà un’amicizia inaspettata, forse inconsciamente cercata, che scuoterà la vita affettiva e personale di Kai.
Sperimentare sì, ma con tocco classico
Rispetto al precedente Night Is Short Walk on Girl, Yuasa si riavvicina decisamente al canone moderno degli anime, scegliendo personaggi classici come il ragazzo introverso, l’essere antropomorfo simpatico e straniero venuto da un altro mondo – la sirena Lu e suo padre – creando un effetto complessivamente surreale, quindi conservando lo stile a lui più caro.
In Lu Over the Wall infatti la voglia di sperimentare viene messa in secondo piano, esprimendosi nella scrittura ma non nel disegno, che appare lineare e familiare, rassicurante anche per chi è abituato ad anime dallo stile più classico.
I luoghi in ogni caso assumono un’importanza primaria nel cinema di Massaki Yuasa: la bellezza pura e intatta di Hinashi si contrappone a quella grandiosa e alienante di Tokyo, vista come La Mecca della realizzazione personale da parte dei più giovani, ma come un sogno infranto dagli adulti. È per questo che molti di loro invitano i ragazzi a tenere sempre un filo con il proprio luogo di origine, onorandone le peculiarità locali e le tradizioni.
Musica e amicizia, due compagni imprescindibili
L’effetto più forte di Lu Over the Wall non è quello di voler stupire, scomodare o anche interdire lo spettatore – in fondo storie in cui mare e terra si scoprono in un legame vivo e indissolubile se ne trovano da sempre – ma è il creare durante la visione del film un affetto crescente nei confronti dei personaggi, avvertendone una continua vicinanza emotiva.
E non è un caso che questo aspetto venga accentuato da un linguaggio universale per eccellenza come la musica: ciò che permette a Lu di comunicare con Kai è l’ascolto di una canzone, e suggerisce a Kai, carico di un turbine di emozioni che non riesce ad esprimere, la chiave più semplice e a lui più cara per avvicinarsi agli altri, stabilendo un contatto reale e di apertura verso il mondo.
Valentina Esposito
Voto: 3/5
Bella recensione, mi hai fatto venire voglia di vedere il film :)
"Mi piace""Mi piace"
:D Sono contenta, io l’ho trovato davvero molto carino….poi la sirenetta Lu è adorabile
*-*
"Mi piace"Piace a 1 persona