In questo angolo di mondo - CineFatti

In questo angolo di mondo (Sunao Katabuchi, 2016)

La leggerezza in questo angolo di mondo prima della bomba.

Suzu Urano vive a Hiroshima. Testa tra le nuvole, timidezza da vendere, conserva un incanto e un amore verso il mondo che sublima con entusiasmo attraverso il disegno. Disegnare è un’esigenza, un gesto naturale e impellente che la spinge ad avere sempre con sé un blocco note e una matita: la pagina bianca è la sua macchina fotografica, tutta manuale, attraverso cui fermare l’attimo e scongiurare la paura di dimenticarsene.

La storia di Hiroshima la conosciamo tutti. Suzu in quegli apparentemente silenziosi anni Trenta con la guerra imparava a conviverci e si prendeva la sua felicità in una vita che scorreva tra stati d’allerta e piccole gioie quotidiane. Ma non immaginava che qualche tempo dopo in quell’angolo di mondo si sarebbe concentrato il diabolico sogno di superare ogni limite umano.

La nuova stagione Nexo

Nexo Digital riapre il suo ciclo dedicato agli anime con In questo angolo di mondo, l’opera giapponese di Sunao Katabuchi, tratta dal manga di Fumyo Kouno, un  successo di critica e pubblico sancito da oltre 2 milioni di spettatori solo in Giappone e dal premio Animation of the Year alla quarantesima edizione del Japan Academy Prize, gli Oscar giapponesi, gareggiando con altri grandissimi titoli come Your Name.

Ecco proprio pensando ai ritmi, alla danza leggiadra ma al contempo scattante dell’opera ultima di Shinkai, Nexo sceglie di aprire la sua stagione con un anime dai ritmi lenti, un’alternanza di piccoli bozzetti che in corso d’opera si fanno quadri, e davvero tanto In questo angolo di mondo deve al linguaggio della pittura giapponese.

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Hiroshima, atto I

Probabilmente il primo pensiero di chi si accosterà in sala sarà quello di pensare cosa altro ci sarà da dire su Hiroshima, ma quando si parla di animazione nipponica ben si sa che si resterà stupiti di come un dettaglio, grande o piccolo che sia, sia trasformato in una prospettiva nuova, poesia del reale.

I giapponesi conoscono bene quell’arte di cui parlava Calvino, quella della leggerezza, e la sua ricerca come reazione al peso di vivere.

Opposizione, controllo, resistenza

È da questa consapevolezza che il tocco delicato – e di classe – è partire da un evento storico di grande portata e conservare l’umiltà di ricordarsi e ricordarci che ci sono dinamiche della realtà a cui non potremo opporci o controllare, se non provare a resistere. Forse questo è uno dei temi più difficili e scottanti della storia di Suzu: una sognatrice che si scontra con i riti irreversibili della realtà.

Eccola allora superare l’imbarazzo di farsi scegliere ed essere sposa di un uomo che non conosce, ma di cui si innamora al primo sguardo. Lui non la dimentica e così con tanta pazienza riesce a ritrovarla in quel posto non troppo lontano chiamato Hiroshima, un angolo di mondo allora sconosciuto. Solo anni dopo sarà sulle bocche di tutti.

In quel frangente Suzu, ormai donna e sposa, le affronta tutte: ambientarsi in un posto a lei nuovo, Kuno, una cognata severa ed esigente, la condizione di dover essere sposa ma anche nuora e responsabile della casa, farsi amiche le vicine, saper ritrovare la strada di casa, conquistare il cuore della sua nipotina, imparare a cucinare e cucire nonostante una certa imbranataggine che la rende dolce ma non sciocca.

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Cicatrici

Tutto le apparirà superabile, ma quando invece scoprirà che ci sono eventi che non si superano, ma si devono custodire, allora grande sarà la sfida che le si chiederà: conservare un animo puro e intatto nonostante il male che lascia rattoppi sul cuore, con i quali si dovrà convivere per sempre.

In questo angolo di mondo di Katabuchi è uno di quei film che hai bisogno di vedere più volte per poterlo apprezzare pienamente, perché a fine visione sembra che qualcosa ti sfugga o che forse manchi.

È esattamente quanto accade con un quadro: non basta guardare ma bisogna osservare, avere il coraggio di cogliere anche nella mostruosità una ferita della bellezza.

Valentina Esposito

Voto: 4/5

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