Matthew-McConaughey - Torre Nera

Dalla Torre Nera a Derry

La Torre Nera, IT e il 2017 che si avvicina – di Francesca Fichera.

Innanzitutto una cosa: prima di iniziare il nostro viaggio fra sentieri, dimensioni e creature legate alla Torre Nera o alle paludi dei Barren, ci preme ricordare la morte di Anton Yelchin. Un giovanissimo e promettente attore strappato troppo presto alla vita, e che – ne siamo certi – avrebbe regalato a noi spettatori una magnifica versione di Brady Hartsfield, il killer di Mr. Mercedes.

Invece, accanto al Bill Hodges di Brendan Gleeson dovranno mettere qualcun altro affinché il progetto di serie tv di David E. Kelley possa andare in porto. Ma qualcosa ci suggerisce che la mancanza di Yelchin si farà irrimediabilmente sentire.

Back in Black

Fra nero e uomo in nero, stiamo ancora qui a fare della becera – e, a questo punto, anche noiosa – ironia. Ma insomma, sarebbe pure il caso di arrendersi: Idris Elba sarà Roland Deschain al cinema e, come ha dichiarato di recente in un’intervista apparsa su EW, con immenso entusiasmo.

Se lo interpreterà male o bene, nulla al momento può dirlo. Ci tocca aspettare Febbraio 2017 e, nell’attesa, spulciare l’infinita serie di foto dal set e immagini in anteprima.

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Dalle rivelazioni di Elba, comunque, emerge con sufficiente chiarezza il desiderio del regista Nikolaj Arcel e dell’autore Akiva Goldsman di dare assai spazio, in questo primo (e si spera non ultimo) episodio della Torre Nera, al rapporto salvifico che unisce il pistolero Roland al giovane Jake Chambers (Tom Taylor).

Ciò aiuterebbe a spiegare l’assenza di personaggi-chiave come Eddie e Susannah, ai quali peraltro si ricollega la maggior parte delle polemiche sorte in rete, e su cui l’attore ha deciso di esprimersi facendo appello al sogno di una “colorless society” dove “un bravo attore è un bravo attore”, “un personaggio resta se stesso”e basta.

“Ci sono altri mondi oltre a questo”

E mentre veniamo a sapere che Junkie XL (vi ricordate il remix del tema di Inception di Hans Zimmer?) comporrà le musiche di questo lungo e accidentato viaggio verso la Torre, Stephen King torna a spuntare e a pronunciarsi.

Ancora una volta su EW [traduzione e sintesi della sottoscritta], si parla delle connessioni fra il Medio-Mondo del Vettore e tutte le altre storie (sempre kinghiane) che in qualche modo camminano nella medesima direzione.

Stephen King's Dark Tower

Di Shining Doctor Sleep, per esempio,

possiamo dire che venga ripreso il legame fra “luccicanza” e giovinezza, simboleggiato dal personaggio di Danny, con un parziale trasferimento all’unico membro del Ka-tet adolescente Jake Chambers. Il Re però, fra una risata e l’altra, preferisce non commentare: “liberi di pensarlo”, dice. Un po’ come in House of Cards.

Al contrario, libri quali L’ombra dello scorpione e Gli occhi del drago sono più direttamente collegabili alla Torre.

Abbiamo Randall Flagg, innanzitutto, nient’altro che l’alter-ego di Walter, lo spietato uomo in nero in fuga da Deschain; una delle tante facce del diavolo, tornate a visitare King nel corso della sua lunga carriera di scrittore. Un incontro, a detta sua, tutto fuorché atteso e piacevole.

E poi c’è il cuore in Atlantide di Ted Brautigan,

figura che riappare sulla strada diretta alla Torre per impregnarsi di un senso più chiaro e decisivo rispetto al mondo dei racconti da cui proviene. A proposito dell’adattamento della raccolta, King precisa di non aver apprezzato l’elisione degli sviluppi sovrannaturali della trama: “avrebbero potuto affrontarli comunque” – dice – “senza per forza entrare nel merito della Torre“.

In questo film invece, a detta di Arcel, ci sarà un personaggio chiaramente ispirato a Ted: la guida saggia e anziana di Jake, pronto ad aiutarlo a fronteggiare ogni pericolo sbucato dalle altre dimensioni.

Il ritorno a Salem’s Lot con Padre Cahallan

è qualcosa che al Re piacerebbe tantissimo poter vedere. Ma “bisogna prima vedere come andrà il primo film“, perché l’uomo di chiesa di Salem’s Lot avrebbe spazio solamente negli eventuali sequel cinematografici.

E non dimentichiamoci di Insomnia,

vero punto di snodo della produzione kinghiana, dove è diventato chiaro ed esplicito per la prima volta che tutte le strade portassero alla Torre Nera: dal 1994 in poi, Stephen King e i suoi libri non sono stati più gli stessi.

Anche La casa del buio,

scritto assieme a Peter Straub intorno a un universo parallelo, ha reso innegabile la presenza latente del Medio-Mondo nell’opera omnia del Re, link cui già poteva preludere – ma in maniera ancora implicita – il libro de Il talismano.

IT Set

E IT?

Il paragone fra l’orrenda creatura di Derry e uno dei peggiori mostri mai comparsi fra le pagine kinghiane, ovvero Dandelo, rientra fra le principali ossessioni dei fan; che però King ci tiene a tranquillizzare: “l’unico motivo per cui le due cose potrebbero essere collegate è che sono nate entrambe nella mia testa”.

Insomma, è un viaggio: Il viaggio.

L’angoscia stillata dalle pagine di quel racconto (The Jaunt in originale, dalla raccolta Scheletri) ha più di qualcosa in comune con la Torre Nera: aperture spazio-temporali, paradossi a metà strada fra il sonno e la veglia, il sogno e l’incubo.

E se i produttori del film hanno chiesto esplicitamente di fare riferimento a tutto questo per elaborare i concept dei portali della Torre al cinema, c’è da avere paura (ma in senso buono).

IT negli Anni Zero

Va chiarito una volta per tutte: il Pennywise di Andrés Muschietti NON sta a quello di Tommy Lee Wallace come The Amazing Spider-Man sta all’Uomo Ragno di Sam Raimi; se così fosse, infatti, potremmo parlare di reboot.

E non è neanche come lo Psycho di Van Sant rispetto all’originale hitchcockiano perché, in tal caso, si tratterebbe di remake.

Mentre il film di Muschietti in arrivo l’8 Settembre 2017 è soltanto un nuovo adattamento del capolavoro kinghiano di nome IT. Si fa bene a ricordarlo – pure a noi, che per comodità o superficialità qualche volta, in passato, ci siamo ritrovati a semplificare troppo e fare un po’ di confusione.

Ad ogni modo, le anticipazioni provenienti dall’oscuro e nuovamente trasposto mondo di Derry sono aumentate. A partire da questo first look al cattivone dal naso rosso interpretato da Bill Skarsgård (la foto, come potete vedere, è tratta da Entertainment Weekly).

La Torre Nera e IT - CineFatti

I perdenti al completo 

Il primo ciak, intanto, è stato battuto, i primi attori (vedi CineKing precedente) annunciati, e continuano a fioccare nuovi nomi da aggiungere al cast. Se fino a poco tempo fa mancava all’appello la piccola e fulva Bev, adesso anche il suo personaggio ha un volto e un’identità, grazie alla giovanissima attrice Sophia Lillis.

IT Losers Club - CineFattiEcco chi, insieme con lei, interpreterà i losers di ITWyatt Oleff sarà Stanley, Jeremy Ray Taylor Ben, Jaeden Lieberher Bill, Finn Wolfhard Richie, Jack Grazer Eddie, Chosen Jacobs Mike. IT Losers Club - CineFatti 2

Da notare anche la presenza di Javier Botet, attore feticcio di Muschietti ed altri guillermiani, nei panni lerci del lebbroso, una delle tante, orribili manifestazioni dell’entità dietro al clown – in un primo momento era stato coinvolto per stare al posto di Skarsgård.

E ci sono anche i bulli 

Finora, la gang di Henry Bowers aveva trovato soltanto il suo Patrick Hostetter (l’attore Owen Teague) ma, come potete vedere dall’immagine sottostante, anche il gruppo di feroci bulli della piccola Derry può dirsi al completo, sebbene monco di qualche elemento rispetto al romanzo.

Henry Bowers (in canottiera nella foto) verrà interpretato da Nicholas Hamilton, Victor Criss (con i capelli biondo chiaro) da Logan Thompson, Bench Huggins (in maglietta gialla) da Jake Sims. La fonte è la pagina Fb che sta seguendo gli aggiornamenti dal set in tempo reale, più velocemente di Imdb!

IT Gang

L’avete visto Cell?

Noi sì, anche da un bel po’, e volevamo cogliere l’occasione per ricordarvelo: qui trovate la nostra recensione, datata 12 Luglio, del film di Tod Williams che ha provato a salvare l’insalvabile (a detta di molti) romanzo omonimo di King.

A voi non è piaciuto come a noi? Volete darci dei pagliacci? (Visto l’ambiente, ci penserei un po’) Scriveteci i vostri commenti, se e quando volete: noi li aspettiamo! E cogliamo anche l’occasione per augurarvi una splendida estate: la rubrica del CineKing torna a Settembre (CineFatti no, CineFatti resta!), sempre il 19 del mese, sempre in nome del Ka.

C’è chi galleggia con i palloncini e chi sul canotto: sempre di riposo parliamo. Forse.

IT Muschietti
Una foto dal set di IT del regista Andy Muschietti.

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