Freaks, fra i 5 classici in bianco e nero disponibili in Streaming

5 classici in bianco e nero subito in Streaming

5 classici in bianco e nero: un click per rivederli

Quando si parla di film cult, lo zampino di CineFatti non manca mai. E se poi si accompagna a quello di VVVVID, lo streaming è servito. Eccovi dunque 5 classici in bianco e nero che la nostra tv online personalizzabile preferita vi consente di riguardare senza spendere neanche un centesimo, con un semplice click su play e una perfetta visuale a schermo intero.

Sono pellicole di genere, che come sapete da noi è voluto assai bene, ma sta di fatto che, al di là di questo aspetto, i 5 membri della lista che andrete a leggere rappresentano il must assoluto di ogni cinefilo degno di tal nome: un’ottima opportunità di recupero, dunque, per chi ancora non avesse avuto modo di spuntarli dalla sua “to-watch-list”.

Buone visioni!

Eraserhead

Procedendo in ordine alfabetico, viene prima il più recente: i 5 classici in bianco e nero li inaugura David Lynch con il suo lungometraggio d’esordio, interpretato dal compianto Jack Nance. Un climax di orrore e raccapriccio che il regista stesso ha definito “un sogno di avvenimenti oscuri e pericolosi”; dopo averlo visto, non guarderete (e mangerete) più un pollo con gli stessi occhi. Prodotto nel 1977, uscì nel nostro Paese soltanto nel 1982.

Frankenstein

Non è stata la prima creatura del grande schermo ma di sicuro la prima a diventare celebre: tutto merito della Universal Pictures, del regista James Whale e, naturalmente, dell’attore Boris Karloff, che nel 1931, grazie alla sua bravura e al trucco di Jack Pierce, vestì i panni del mostro del Dr. Frankenstein immaginato da Mary Shelley fra le pagine del suo leggendario romanzo. Che è ancora vivo, e pronto a rivivere fra i nuovi Universal Monsters

Freaks

Freaks Fra i 5 classici in bianco e nero presenti su VVVVID non poteva mancare lui, il cult di Tod Browning che, nel lontano 1932, rivoluzionò la storia del cinema. Un racconto di amore e morte nascosto dalle tende umide di un circo di “prodigi” dove, al grido di Gabba Gabba Hey!, normale e mostruoso si mescolarono esplicitamente e senza soluzione di continuità. La censura nulla ha potuto contro la ribellione dei Freaks e il capolavoro che l’ha portata in scena.

King Kong

Un’altra pietra miliare della Settima Arte è quella che ha fatto salire il gorilla gigante più famoso del mondo in cima all’Empire State Building… e al nostro immaginario: dopo la pellicola del 1933 diretta da Merian C. Cooper e Ernest B. Shoedsack, il cinema e la paura sono cambiati per sempre. E anche se alcuni effetti speciali potrebbero farci un po’ sorridere, guardare le cose con gli occhi di ieri potrebbe servire a capire il nostro tempo molto più di quanto crediamo.

La notte dei morti viventi

Idem come per King Kong: dalla Notte di George A. Romero nulla è stato più uguale, compresa la società raccontata al suo interno. Tuttavia, l’horror politico messo in atto dalla serie romeriana sugli zombi, che trova in questa pellicola il suo capostipite, offre una chiave di lettura irrinunciabile della nostra transizione dall’umano al post-umano; oltre ad essere una storia agghiacciante e un esempio di Cinema con la maiuscola.

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