I Guardiani della Galassia da sconosciuti a eredi di Star Wars.
Chi sono I Guardiani della Galassia? Ce lo siamo chiesto tutti. È stata infatti fino ad oggi la squadra di supereroi Marvel probabilmente meno conosciuta al mondo.
Che la Casa delle Idee si stesse spostando verso nuovi territori di espansione dopo il successo stratosferico di Avengers lo si era capito da tempo, a partire dal coinvolgimento finito male di Edgar Wright nello sviluppo del film di Ant-Man, ma che avrebbero assunto un ex regista Troma (storica casa di produzione di Lloyd Kaufman, autrice di perle del cinema trash come Toxic Avenger) per dirigere un film rischiosissimo come questo di certo non se lo sarebbe aspettato nessuno.
I Guardiani della Galassia è infatti senza ombra di dubbio l‘operazione cinematografica più coraggiosa mai messa in piedi dalla Marvel fino ad ora. Questo perché il materiale di partenza è un fumetto totalmente sconosciuto che conta una schiera di appassionati assolutamente nulla. E in questo senso uno dei grandi meriti del film è di saper giocare molto su questa cosa.
Gli insoliti ignoti
Ogniqualvolta che Peter Quill (Chris Pratt) l’umano protagonista del film, si presenta ai suoi avventori con il suo nome da pseudo leggenda della galassia Star Lord si sente rispondere sempre la stessa cosa: Chi?. Questa dichiarazione d’intenti a non volersi mai prendere del tutto sul serio permette di abituarsi sin da subito allo spirito e agli elementi più assurdi del film.
Oltre al già citato Star Lord, rapito dal pianeta Terra all’età di 8 anni, ci sono Rocket Raccoon, un procione parlante cacciatore di taglie con la voce di Bradley Cooper, il suo inseparabile compagno Groot, gigantesco albero antropomorfo in grado di pronunciare solamente la frase “Io sono Groot” (per questo incredibile compito si è dovuto scomodare niente meno che Vin Diesel) l’orfana aliena Gamora interpretata da Zoe Saldana e il potentissimo Drax il distruttore, avanzo di galera in cerca di vendetta interpretato dall’ex wrestler Dave Bautista.
Insieme si troveranno per combattere il nemico comune Thanos (Josh Brolin) potentissimo tiranno che minaccia di mettere in ginocchio l’intera galassia.
Il guardiano di Star Wars
James Gunn, autore dell’ottimo e sottovalutato Slither e del più recente Super, di fronte al privilegio e alla responsabilità di dover portare alla luce un franchise totalmente inesistente, è riuscito incredibilmente a fare un film tutto suo, pieno di umorismo cattivo e di trovate registiche originali. L’idea vincente però è stata senza dubbio quella di usare Star Wars come modello di riferimento.
E il risultato è sorprendentemente all’altezza dell’originale. Pur ricalcandone la struttura narrativa in tutto e per tutto infatti, con tanto di grande battaglia finale nello spazio, I Guardiani della Galassia riesce nell’incredibile intento di ricreare quelle atmosfere, quell’umorismo e quel senso di scoperta che avevano reso fino ad oggi inarrivabile la trilogia originale di George Lucas. E non è uno scherzo.
Troviamo un sacco di creature di ogni sorta e colore, pianeti da esplorare e, soprattutto e per la prima volta in un film Marvel, dei personaggi a cui affezionarci veramente. E il fatto che un procione parlante in computer grafica risulti più credibile di Chris Evans come Capitan America è tutto dire.
Menzione a parte poi merita la scelta furbetta e anomala di riempire il film di musiche anni ’70 e ’80, facendone a tutti gli effetti uno Star Wars Rock assolutamente spettacolare. Ci si diverte tantissimo e si esce con una voglia incredibile di saperne di più. A oggi è il miglior film Marvel senza se e senza ma.
Victor Musetti
Voto: 4/5