I cattivi propositi dei cinefatti
Per Natale e Capodanno di ogni anno abbondano i buoni propositi: un vero e proprio rituale di pensieri nati allo scopo d’essere contraddetti.
Ma noi di CineFatti (da non confondere con certi matti poco originali) vogliamo essere controcorrente, confermarci tali, non per il mero gusto di poterlo dire ma perché proprio non ce ne frega nulla se gli altri la pensano o meno come noi.
Tifiamo per la diversità, per un mondo eterogeneo, popolato da persone che dicono quello che pensano perché preferiscono l’amore alla paura; e l’onestà alla piaggeria.
Un po’ di novità
Perciò vi riempiamo (in poco spazio perché il tempo e l’acqua della papera scarseggiano) dei nostri propositi cattivi: ossia tutto ciò con cui vi tormenteremo notti e giorni dell’anno a venire e – si spera – di altri e più lontani futuri.
Innanzitutto una nuova veste, nuova sul serio perché tutta nostra – e con tanto di piccola r in un angolino. Da aggiungere a un vero e proprio progetto in cui voi lettori e visitatori sarete direttamente coinvolti in veste di giocatori.
Ci sarà da divertirsi e, forse, anche da vincere: questo è tutto quello che possiamo anticiparvi; il resto, per chi vorrà, sarà visibile a primavera inoltrata (il regalino di Natale non riusciamo a farvelo neanche stavolta, purtroppo).
Essere incrollabili
E, “last but not least”, il proposito cattivo più importante: non cambieremo. Siamo tutt’altro dagli sciacalli di Il gattopardo, e anche se dovessimo metterci a recensire quotidianamente Moccia (naturalmente è uno scherzo, non sia mai la pigliate sul serio o sul personale) saremmo sempre noi: quelli che un giorno, nel parco di un’università retta dai peggiori meccanismi sociopolitici, si sono guardati negli occhi e si sono detti “Perché no? Se intorno non ci sono che serre e frutta finta, facciamoci pure il nostro orticello. Magari non ci cresce niente o quel poco che ne esce non basta a sfamare tre persone. Ma facciamolo durare”.
Più o meno è andata così. A voi sta capire – e anche aiutarci a decidere – come andrà poi.
Buon Natale e, soprattutto, buoni principi. Di qualsiasi cosa vi piaccia.