El empleo (Santiago Bou Grasso, 2008)

El empleo: un corto animato sul lavoro senz’anima

In italiano è stato reso come L’impiegato, forse per non smentire quel luogo comune che ci vuole un po’ tutti pessimi traduttori di titoli. Sta di fatto che, a un primo e pure ad un secondo sguardo, El empleo di Santiago Bou Grasso – conosciuto anche come The Employment – non si limita, nei suoi pochi ma pregnanti minuti di durata, a mettere alla gogna il solo lavoro pubblico.

Non sono insomma soltanto gli impiegati i suoi protagonisti, ma il lavoro – per l’appunto, el empleo – in veste di entità, di oggetto nascosto (perché trascurato) e trasversale a tutte le cose umane.

Un mondo triste

D’altronde se così non fosse, la scelta di condensare una così delicata questione, una mole così grande e densa di spunti ed interpretazioni, nello spazio-tempo breve e intenso di un cortometraggio di pur pregevole animazione; una tale scelta si sarebbe rivelata controproducente ai fini stessi di chi il corto l’ha ideato e realizzato con l’intenzione di dire qualcosa (vedi Patricio Plaza).

E quel qualcosa per fortuna arriva, forte e chiaro, attraverso gli occhi senz’anima e vagamente modiglianesi degli omini di questo piccolo e affascinante film: tutti uguali – come le azioni che compiono ogni giorno – e anche un poco fallici, anonimi e pallidi, silenziosi e attoniti, marionette di un mondo triste che senza i loro movimenti, i loro gesti, resterebbe immobile.

Fino all’ultimo sospiro

El empleo fa propri i mezzi del disegno, del cinema e del racconto per trasformarli in arte pura, in dosaggio sapiente del processo mimetico e metaforico sotteso allo stesso agire narrativo.

In esso ogni minuscola idea (come quella degli uomini-semaforo) diventa grande: è il dettaglio che fa bello il volto. Proprio come i frutti delle azioni umane, le energie ricavate dagli sforzi di uno solo, rendono possibile che l’energia entri in circolo per tutti gli altri.

In modo equo? La risposta è in un sospiro che sogna ribellione.

Da sentire e da vedere fino in fondo, titoli di coda inclusi. (Quihttp://vimeo.com/32966847)

Francesca Fichera

Voto: 4/5

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