Incontro con Angela, Luce della ribalta
Capita una di quelle sere in cui Napoli è umida tanto da nuotare nell’aria, nella luce gialla dei lampioni, fra le nicchie in cui s’incurvano i palazzi sgarrupati rosso Pompei e dove piovono i fantasmi spenti dei panni stesi ad asciugare.
È in quelle sere che ci si siede stancamente in una trattoria, fra urla musicali e addor’e pizza, e si finisce con l’imbattersi per caso in un pezzo di storia e di anima antica: la cantante e attrice Angela Luce.
Compare sulle scale, bellezza cambiata ma non sfiorita che procede lenta senza perdere l’eleganza, tanto da spiccare, da far dire “quella è qualcuno”. Così, mentre la guardi lavarsi le mani in una ciotola di ceramica con l’acqua e il limone, sentendola vantarsi della sua carriera, il divismo non è più cosa lontana e torna a essere quello di una volta: magico come tutti gli sconosciuti, come chi mette distanza.
Breve storia di una carriera
Trattasi, più che di un posto lontano, di un tempo altro: quello de La sfida di Francesco Rosi, di Dino Risi (con Il vedovo e La marcia su Roma), dei film con Totò di Mario Mattoli, de Lo straniero di Luchino Visconti.
Sono gli Anni ruggenti di Luigi Zampa, cui seguono immediatamente quelli segnati dalle pellicole di Sergio Corbucci e Nando Cicero e, oltre, dal Decameron di Pier Paolo Pasolini. In tutti queste strisce d’arte e di storia brilla il sorriso perfetto di Angela Luce, il suo portamento regale anche quando emerge dai panni della Peronella boccaccesca, gli occhi vivi, fissi e fieri di chi è avvezzo a ciò che ama.
Alla ribalta.
Ancora oggi, nonostante la lentezza e i segni portati dall’età, come attestano i successi di carriera, relativamente recenti, de L’amore molesto di Mario Martone e La seconda notte di nozze di Pupi Avati. E come conferma, anche e soprattutto, la sua voce: profonda, caratteristica, forte. La stessa che ha cantato e incantato dal palco generazioni intere, già da molto (da troppo) in viaggio sul mare della nostalgia, verso orizzonti che non andrebbero perduti.
come l’hai descritto bene questo magico incontro, è un grande piacere per me leggere tutto ciò che pensi e scrivi. Condivido tutto ciò che hai detto di lei: Angela luce è stata veramente un mito, una regina della recitazione e del bel canto, una gloria della nostra Napoli. Sempre bellissima anche adesso, il tempo che è passato non ha scalfito la sua bellezza, la fierezza del portamento, il carattere,la luce che emanano i suoi occhi e la sua voce forte e profonda.
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E’ proprio così: una diva d’altri tempi che resiste al tempo.
Grazie per la fedeltà e l’attenzione con cui mi e ci leggi, intanto. :)
– Fran
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