Kick-Ass 2 ha il sangue nel ritmo!
Dopo il successo (in)aspettato di Kick-Ass nel 2010 era inevitabile che si producesse un seguito che ne seguisse i principi cardine.
Kick-Ass 2 di Jeff Wadlow può essere paragonato alla battuta migliore di un comico da cabaret, quella che deve essere ripetuta ogni settimana come un tormentone: c’è a chi piace e a chi stanca.
Fra racconto e divertissement
Bisogna dire che Kick-Ass 2 non delude le aspettative e mantiene, se non eleva, i ritmi alti del predecessore, nonostante alcune parti facciano calare vertiginosamente il ritmo, come la inutile e stucchevole sequenza dove Mindy/Hit Girl (Chloë Grace Moretz) cerca di vivere come una ragazzina normale e fa amicizia con delle bimbominchia che ascoltano gruppi brufolosi e le presentano dei bimbominchia.
Per fortuna tutto il processo dura sì e no una decina di minuti ed è ben intervallato dalla trama seria in cui Dave/Kick-Ass (Aaron Taylor-Johnson) si unisce a un club di supereroi da strada che si è ispirato a lui, guidato dal colonnello Stelle e Strisce (Jim Carrey), mentre Chris D’Amico/Red Mist (Christopher Mintz-Plasse) ha capito che la sua natura non è essere un supereroe ma il cattivo più malvagio del mondo.
Perciò si trasforma in Motherfucker, intenzionato a vendicarsi di Kick-Ass – che gli ha ucciso il padre con un bazooka. Creandosi un esercito del male con i peggiori avanzi di galera, lascia dietro di sé una scia di sangue non indifferente nella sua missione.
Una sanguinosa frenesia
Il doppiaggio dei personaggi principali di Kick-Ass 2 è leggermente irritante, ma quello di Motherfucker è una spanna più sopra degli altri. A compensare è il ritmo abbastanza frenetico del film, grazie al quale i suoi 90 minuti passano con leggerezza e senza suscitare alcuna intenzione omicida.
Sorprendente è la copiosa presenza del sangue, poco prevedibile per una produzione comunque destinata principalmente a un pubblico giovane (anche se alla fine siamo noi grandi piccini ad andarlo a vedere).
Per essere supereroi di strada senza super poteri la violenza delle percosse è notevole e il grado di splatter può essere paragonato senza problemi a quello presente in un qualsiasi horror.
Supercast
Da segnalare l’ottima prova degli attori – perfino della monoespressiva Moretz. Jim Carrey è sempre al massimo dello splendore, nonostante un personaggio meno gigionesco del solito, mentre – e lo dico da una vita – Christopher Mintz-Plasse resta un attore troppo sottovalutato, forse per sue scelte poco riuscite, forse perché effettivamente si crede poco nelle sue capacità. Ecco, lui meriterebbe una carriera migliore.
Prevedibilità da non perdere
A volte noi spettatori crediamo di essere dei veggenti perché sappiamo mezz’ora prima ciò che accadrà in un film succede, sempre smentiti da pellicole del calibro di Funny Games o Memento.
Kick-Ass 2 è prevedibile, molto prevedibile, perché è pur vero che l’imprevedibilità non fa parte dei punti di forza di film del suo tipo.
Quindi, a patto che non ci sia un ulteriore sequel come la scena extra dopo i titoli di coda lascia presagire, Kick-Ass 2 merita appieno la visione. Imperdibile per i fan del primo episodio e consigliato (sempre però dopo aver visto il predecessore visti gli spoiler enormi ed inevitabili presenti nella pellicola) a chi abbia voglia di divertirsi al cinema staccando, sebbene solo in parte, la famigerata spina.
See You Soon.