La Blumhouse con Sinister porta nei cinema un piccolo gioiellino horror sulle case infestate – di Roberto Manuel Palo.
In un mese ho guardato almeno 700 trailer dove, a caratteri cubitali, appare il seguente slogan: “Dai produttori di Paranormal Activity e Insidious“. Questi signori rispondono al nome, rispettivamente, di Jason Blum e Brian Kavanaugh-Jones su cui tutto si può dire tranne che non abbiano voglia di lavorare. Del trend in questione noi di CineFatti abbiamo già visto The Bay, degno erede di Paranormal Activity (non è un complimento) e tanti altri sulla stessa linea stanno per uscire nei cinema statunitensi. Sarà possibile che, tra centinaia e centinaia di prodotti di infima qualità, possano uscire, a sorpresa, un paio di prodotti quantomeno discreti? La risposta è sì, e Sinister di Scott Derrickson è uno di questi. L’altro dovrebbe essere The Lords of Salem di Rob Zombie.
La trama del film non è complicatissima: un famoso autore di libri basati su crimini reali, Ellison Oswalt/Ethan Hawke, si trasferisce in una casa nella quale, nel cortile circostante, un’intera famiglia fu impiccata ad eccezione di una bambina, Stephanie/Victoria Leigh. Scrivere di questo episodio potrebbe essere la svolta per la vita dello scrittore, il cui successo planetario di Kentucky Blood, fu seguito da due pubblicazioni poco apprezzate che l’hanno portato quasi alla bancarotta. Ma nella casa avvengono strane cose, la moglie Tracy/Juliet Rylance comincia a spaventarsi perché il figlio Trevor/Michael Hall D’Addario trova comodo vivere negli scatoloni ma ha dei terribili incubi, mentre la figlia Ashley/Claire Foley disegna personaggi inquietanti e morti sulle pareti, coincidenti proprio con l’argomento che il papà dovrà trattare. Con l’aiuto dell’agente Vice Sceriffo/James Ransome e del professor Jonas/Vincent D’Onofrio, Ellison scoprirà che lì c’è stato un rito di iniziazione per entrare nella setta di Bughuul, chiamato dai bambini Mr. Boogie/Nicholas King.
È evidente che il parco recitativo è notevole, anche se, visti i suoi classici ruoli, Ethan Hawke è strano nei panni di uno scrittore armato di mazza da baseball che gira per la casa spaventato, ma bisogna fare una menzione particolare alla straordinaria fotografia di Chris Norr (ottimo contrasto luci-ombre, buona conoscenza del come rendere un’ambientazione paurosa nonostante all’interno non accada alcunché) e alla colonna sonora di Christopher Young, funzionale al contesto e molto gradevole. Bisogna poi aggiungere la discreta abilità di Derrickson nel saper tener sempre alto il pathos per quasi tutta la durata di Sinister.
Tuttavia c’è sempre un però: a una prima parte d’introduzione ai personaggi, girata in maniera egregia e dove la psicologia dei personaggi è delineata in modo tale da renderti partecipe alle loro vicende, segue una seconda dove Derrickson si cimenta in lungaggini inutili che aiutano soltanto ad aumentare il minutaggio in maniera eccessiva. In questi segmenti allungati il regista propone tutti i classici cliché della casa infestata, con bambini che giocano a Un! Due! Tre! STELLA! col protagonista sparendo appena si gira, oppure a nascondino camminando per i corridoi della casa. In questo modo l’attenzione cala e si inizia ad abbracciare la noia ma, come detto poco sopra, la tecnica c’è, il Derrickson ci sa fare e si è in totale assenza di quegli effetti sonori alti ed improvvisi (i cosiddetti jump scare) che i registi usano perché non sanno spaventare in altro modo. Ma vale la pena superare tutto ciò, perché assisterete a un bad ending inaspettato tra i più belli degli ultimi anni, fidatevi!
Può Sinister essere considerato un gioiellino a sorpresa? Difficile rispondere, dipende dai punti di vista. Se riuscirete a resistere al tedio involontario della parte centrale – a questo proposito la pellicola è ottima per chi vuole introdursi al genere delle case infestate essendo per loro del tutto originale – considererete questa pellicola un bijoux. Per il resto sarà un buon film che, con una ventina di minuti in meno, poteva diventare un cult da far vedere a tutti, “Dai produttori di Paranormal Activity e Insidious“.