L'estate di Fran - My Summer of Love

Fran consiglia per l'estate

L’estate cinematografica di Fran – di Francesca Fichera.

Per questa estate voglio lasciarvi un’immagine di me che contraddica quella che vi ha tenuto compagnia in questi mesi. Sì, in fondo sto solo per andare a mare (non scrivo “partire” perché potrebbe essere frainteso. Ecco, l’ho scritto).

In realtà a questa svolta contribuirà soltanto il primo dei tre film che ho scelto di suggerire per i vostri tempi morti estivi. Gli altri due sono, purtroppo o per fortuna, ma sta a voi giudicarlo, in linea con il mio caratteristico mood. Ma proseguiamo per ordine.

1. Nick e Norah

La commedia che non vi sareste mai aspettati sotto forma di consiglio da parte mia (sottotitolo italiano: Tutto accadde in una notte), di Peter Sollett. Protagonisti: Michael Cera – il biondino di Juno, giusto per nominare uno dei suoi ruoli più conosciuti – e Kat Dennings.

Per una volta la precisazione del titolo italiano serve a qualcosa: definisce, in sostanza, il tempo della storia, che è appunto quello di un’intera nottata – escludendo una breve introduzione pomeridiana – durante la quale Nick e Norah si incontrano, si conoscono, si scontrano, si incontrano una seconda volta.

Fedelmente accompagnati dalla musica, che è anche la loro meta comune (entrambi sono sulle tracce del secret concert del loro gruppo preferito).

Avrete sentito spesso, per quanto riguarda le commedie adolescenziali americane, l’altisonante giustificazione “è un film che non pretende”. Be’, in tal caso vi invito a crederci: il film di Sollett non solo è poco pretenzioso, ma è in grado di produrre piacevoli sensazioni.

Dice persino qualcosa, senza peccare in banalità o nella consueta stupidità goliardica – con  l’eccezione di qualche scena. E poi c’è quella faccia simpatica di Cera che fa davvero venire il buonumore per quanto ispira tenerezza.

2. My Summer of Love

Bene. La mia seconda scelta è di tutt’altro tono, sebbene il nome che porta la faccia apparire adatta al periodo, ed è un film di Paul Pawlikovsky. Non fatevi ingannare: l’estate dipinta in questa pellicola non apre il cuore (se non per frugarci dentro con poca delicatezza).

Del resto, quante belle stagioni della vostra vita riuscite a ricordare senza una briciola di malinconia o nostalgia? In sostanza, My Summer of Love tratteggia il lato indigesto dell’estate: la sua fugacità. Pawlikovsky parla di promesse – che siano infrante o no, lo si scopre alla fine, come sempre; e lo fa attraverso l’amore, intenso e contro ogni regola, di Tamsin (Emily Blunt) e Mona (Nathalie Press).

Una ribellione condivisa, la corda della speranza tirata fino allo stremo. E la colonna sonora che spazia dalle note eterne di Edith Piaf a quelle sensuali e vagamente oniriche dei Goldfrapp.

3. I sentimenti

In ultima istanza c’è la “chicca”, ovvero il film poco conosciuto che sento di dover condividere con voi. Una premessa: vi suggerisco di guardarlo prima o dopo una commedia, magari proprio quella di cui vi ho parlato poc’anzi. Non voglio avervi sulla coscienza, questo mai.

I sentimenti di Noémie Lvovsky mette in scena le vicende di due famiglie che si ritrovano vicine di casa, nella deliziosa cornice delle campagna francese. Le coppie sono due e il tema è il tradimento: semplice?

Eppure Lvovsky trova un modo del tutto nuovo, e prezioso, di scrivere il suo racconto: lo fa cantare (non dai protagonisti, sia ben chiaro, ma da un coro di professionisti, ricalcando antiche usanze greche). I sorrisi sono assicurati. L’amarezza anche.

A settembre mi direte, se vorrete.
Buone visioni

 

 

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