I mille volti da cornuto di James Marsden.
Capita spesso di fare considerazioni riguardo al ruolo che un attore tende a interpretare nei film di cui è protagonista.
Chi non ha mai riflettuto su Nicolas Cage e il suo ruolo ricorrente da formaggio in via di decomposizione, l’espressione è sempre la stessa, sono solo le rughe ad aumentare, su Margherita Buy e le sue schizzate, o Monica Bellucci e la cristallizzazione nel ruolo della donna di facili costumi?
Sono elementi ricorrenti che balzano immediatamente all’occhio di ogni spettatore, più strano è invece quello che è capitato a uno dei bellocci di Hollywood, James Marsden.
Non lo si può definire un grande attore, né obbligatoriamente una stella che sta per nascere, ma solo un ragazzetto con un bel viso che per qualche oscura ragione si è specializzato in un ruolo abbastanza particolare: il Cornuto.
Un breve excursus
Nell’anno 2000 è Ciclope, mutante della saga di X-Men, che oltre ad avere un laser letale che gli esce dagli occhi ha anche un principio di protuberanze ossee sulla testa a causa dell’adamantino Wolverine che per tutta la trilogia un po’ alla volta favorirà la cervitudine di codest’uomo.
Chi si dimentica la straziante storia d’amore de Le pagine della nostra vita, dove il nostro James interpreta l’affascinante, ricchissimo, bellissimo Lon Hammond Jr. – da leggere con enfasi – futuro consorte di Annie Hamilton (Rachel McAdams), che si vedrà improvvisamente rubare la sua sposa da Noah (Ryan Gosling) un ragazzotto di campagna con la faccia da ebete? Son corna.
È dunque la volta di Superman Returns, dove continua la sua collaborazione col regista degli X-Men Bryan Singer e dove egli stesso con ulteriore crudeltà decide di frapporlo alla decennale storia d’amore tra Clark Kent e Lois Lane, finendo inevitabilmente e per l’ennesima volta cornificato.
Ma non è tutto, perché il cinema ha voluto infierirgli il colpo di grazia quando il Principe Edward viene rifiutato dalla sua donna perfetta, dalla sua principessa Giselle (Amy Adams) che preferisce a lui un avvocato divorzista nel film Disney Come d’incanto.
Una nuova speranza?
Al contrario della fama di James Marsden, sembrano essere cresciute solo le corna dei suoi personaggi, sempre traditi, rifiutati, ignorati, cornificati, lasciati, solati, abbandonati e chi più ne ha più ne metta.
Sembra però che con il film di Kevin Lima la sua scalata al titolo di cervo del millennio si sia arrestata, fortunatamente per lui – a parte forse una dichiarazione della moglie interpretata da Cameron Diaz in The Box. Di sicuro è strano constatare come negli USA si creino ruoli fissi così strani, diversi dal solito personaggio buono o cattivo.
Sarà perché è sadicamente divertente vedere un tizio col viso così perfetto soffrire per un abbandono, un po’ come quando Tyler Durden in Fight Club si diverte a spaccare la faccia a Jared Leto solo perché la sua bellezza gli dava fastidio.