
Bridgend (Jeppe Rønde, 2015)
Ispirato a un fatto di cronaca, Bridgend di Jeppe Rønde racconta il malessere di una cittadina del Galles attraverso gli occhi di una forestiera. Continua a leggere Bridgend (Jeppe Rønde, 2015)
Ispirato a un fatto di cronaca, Bridgend di Jeppe Rønde racconta il malessere di una cittadina del Galles attraverso gli occhi di una forestiera. Continua a leggere Bridgend (Jeppe Rønde, 2015)
Paradise, un dramma femminista attacca la società iraniana con la bellezza delle immagini – di Victor Musetti. Interessante film prodotto da Yousuf Panahi, fratello di Jafar, in concorso all’ultimo festival di Locarno, Paradise è l’opera prima dell’iraniano Sina Ataeian Dena. Girato, un po’ come Taxi Teheran, in condizioni di semi clandestinità per le strade della città (nei titoli di coda la produzione si scusa con … Continua a leggere Paradise (Sina Ataeian Dena, 2015)
Con Ballad in Blood la carriera registica di Ruggero Deodato tenta di ripartire dal caso Meredith. Continua a leggere Ballad in Blood (Ruggero Deodato, 2016)
L’orrore prevedibile di Shelley – di Victor Musetti. Direttamente dalla sezione Panorama dellultimo Festival di Berlino arriva Shelley, strano horror datmosfera danese diretto dal regista iraniano Ali Abbasi. Una sorta di Rosemarys Baby scandinavo che nel suo voler turbare a tutti i costi ricorda molto lultimo, prolisso Von Trier. Tutto girato con la macchina a mano, personaggi ambigui e glaciali, sadismi vari compiuti su uomini, animali e … Continua a leggere Shelley (Ali Abbasi, 2016)
What We Become, gli zombie danesi di Bo Mikkelsen – di Victor Musetti. Dire qualcosa di nuovo oggi nel genere zombie è davvero unimpresa non da poco. Soprattutto quando ci si prende sul serio come Bo Mikkelsen in What We Become, horror danese che vuole somigliare in tutto e per tutto ad una pellicola indipendente americana. Il cinema di zombie per come lo conosciamo, che … Continua a leggere What We Become (Bo Mikkelsen, 2015)