CineFatti - VFW

#VenerdìHorror: le brigate della morte vs VFW

Il distretto 13 dei Veterans of Foreign Wars

Se casa vostra non puzza di popcorn e burro fuso non vi avvicinate nemmeno a VFW. Aspettate le dieci di sera per abbassare le persiane e tirate fuori una bottiglia di vodka ignorante prima di passare una nottata carpenteriana coi veterani di Joe Begos. È l’occasione esemplare per giocare con un pezzo di cinema da consumo barbaro, da insaziabile fame chimica.

Ha persino un’ambientazione ma chissenefrega: è un futuro incatenato al nostro presente di inequità dilagante e una nuova droga distrugge qualsiasi forma di volontà dai suoi tossici. Esiste solo la dose e a marmocchia di Lizard (Sierra McCormick) ha rubato al boss chili di roba per vendicare quello schianto mortale di sua sorella.

Nell’arido deserto dei sobborghi trova rifugio in un bar esclusivo dove si ritrovano i veterani di guerre straniere. Iraq, Vietnam, Afghanistan e giù fino alla guerra di Corea. Uomini cazzuti in cerca di un drink e una festa di compleanno per Fred il gestore (Stephen Lang): per lui una serata speciale, strip club con la figlia di una Miss vista in guerra.

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Un torrente di testosterone

Kudos a Begos (!) per non aver reso un grammo di VFW squallido, è bastardo e sgranato e a malapena illuminato dai colori fluo di un horror d’epoca e quel tempo è onorato dalla passione dei suoi expendables niente affatto eleganti. Sono esseri umani normali come te li aspetteresti, integri e semi-insoddisfatti veterani con dei ricordi impressi nella roccia.

Martin Kove e William Sadler sono una furia di carisma mentre Fred Williamson è letteralmente un titano inamovibile. David Patrick Kelly steso sul bancone regge lo schermo come se fossero passati dieci minuti dai Guerrieri della strada. A rappresentare la gioventù insieme a Lizard abbiamo il fresco di sabbie del deserto Tom Williamson.

Co-protagonista un mare di cadaveri. Distretto 13 è l’ovvio riferimento, è la sacra scrittura del nostro Begos rispettata fino all’ultimo vangelo apocrifo e volendo potremmo anche trovarvi una sua valenza politica. Ma sinceramente odora di stantio come il legno marcio del bancone del VFW, contano le mazzate alla cecata incassate dai baddiesi qui sotto.

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