Guerra e demoni sfracellano un mondo nel sorprendente Under the Shadow
In Iran il dolore stringe la mano a uomini e donne, decenni di sofferenze e un futuro incerto sono i protagonisti della vita e delle opere di numerosi registi: Jafar Panahi, Keywan Karimi, Vahid Jalilvand e via discorrendo.
Quest’anno col giovane Babak Anvari e la sua co-produzione internazionale quell’orrore prende corpo in Under the Shadow.
Shideh/Narges Rashidi è una giovane madre dai sogni infranti, il suo passato attivismo politico le impedisce di continuare gli studi in medicina, lasciandola in casa con la figlia Dorsa/Avin Manshadi mentre le bombe di Baghdad affliggono la capitale iraniana, Teheran, nel 1988. Via il marito Iraj, le due credono di essere sole, ma un djinn infesta la loro casa.
Demone di tradizione araba, il djinn è nascosto tra le crepe degli edifici, usa le falle create dalle bombe come invito a entrare e coi veli e le lenzuola corre nei letti, nelle pareti e nei corridoi, pronto a prendere poco alla volta la vita dal corpo della piccola Dorsa, la vera star di Under the Shadow.
I demoni del futuro
Il regista Babak Anvari dedica alle origini iraniane una storia di timori e paure sul futuro dei bambini, drenati della loro linfa vitale da caos, turbolenze belliche e infestazioni autoritarie.
Under the Shadow fa accapponare la pelle e la formazione londinese di Anvari aiuta a dare un ritmo meno rigido all’horror, un film di rarissima tensione.
L’orrore strisciante
Vediamo poco in realtà del mostro, ma pur manifestandosi di rado il djinn nelle sue apparizioni è terrificante, da quando prende forma nelle parole di Dorsa all’inquietante visione sotto le coperte di Shideh.
Insinuandosi in una situazione di inferno come una città sotto assedio crea un’ulteriore strisciante sensazione di disagio, terrore, acuisce la situazione di incertezza e la palese impotenza della popolazione sotto le bombe.
Under the Shadow è un magnifico regalo, ancor di più perché inatteso, ennesima conferma dello stato creativo degli iraniani – anche se Anvari vive e lavora a Londra – e dell’ottima salute del genere horror, quest’anno portatore di tante, magnifiche e spaventose gemme da guardare e riguardare nei prossimi anni.
Voto: 4/5
Un pensiero su “Under the Shadow (Babak Anvari, 2016)”