Bad Moms: l’irriverenza è di casa
Gli occhioni scuri di Mila Kunis riempiono lo schermo in tutta la loro lucentezza. Accompagnano il sorriso, si sgranano per esprimere stupore, rabbia, disgusto.
La ex star di That ’70s Show fa del suo meglio per risultare credibile nella goffaggine di Amy Mitchell, mammina multitasking alle prese con una valanga di impegni in famiglia e sul lavoro. Ma non ci riesce: persino quando in auto si rovescia addosso il caffè bollente è più sexy che maldestra.
All’inizio di Bad Moms la vediamo preparare il pranzo ai figli (una bimba studiosa e pazza per il calcio e un bambino decisamente meno interessato alla scuola), portare il cane dal veterinario, stremarsi in palestra, correre in ufficio perfettamente truccata e abbigliata (per la cronaca: lavora part-time tre giorni a settimana e ha persino una assistente personale).
La crisi
Neanche quindici minuti dopo la bella facciata si sgretola quando becca il marito – un bambinone poco cresciuto – che si trastulla con una ragazza in rete. Da quanto va avanti? Gli chiede inferocita. Solo dieci mesi, risponde lui serafico.
In quel momento è chiaro a tutti: la misura è colma e Amy è pronta a svoltare, complice l’inattesa (e questa sì, spassosa) alleanza con le due nuove amiche Kiki (una sorprendente Kristen Bell, succuba del marito) e la travolgente Carla (Kathryn Hahn), mamma single mangiauomini.
La ribellione degli stereotipi
Al bando la perfezione: molto meglio essere una mamma cattiva. Ce n’è per tutti: per il figlio fannullone che delega tutto a mamma, per il maritino fedifrago, per il capo-adolescente e soprattutto per la perfida Gwendolyn (Christina Applegate in un ruolo da Mean Girl cresciuta), influente presidente del comitato scolastico.
Da irreprensibile madre modello a ragazzaccia il passo è breve. La nostra Amy si trasforma in pochi fotogrammi in una mamma cattiva che acquista cibi precotti per il mercatino benefico della scuola, flirta con l’ambito vedovo macho dell’istituto, si stona di alcool alle feste, guida come una pazza l’auto sportiva del marito.
Come da copione
A tenere le redini di un cast femminile imbizzarrito Jon Lucas e Scott Moore (Una notte da leoni) che in poco meno di novanta minuti provano a farsi beffe delle commedie romantiche, salvo poi virare sul sentimentale con tanto di ravvedimento conclusivo della cattiva di turno.
E così una commedia scollacciata e irriverente (la comicità è spesso grossolana, anche se è impossibile trattenere le risate nella sequenza della sexy e scatenata spesa notturna al supermercato) si ricompone su strade battute, complice un jet privato e la nascita di una nuova amicizia.