Gli amici di Georgia - CineFatti

Gli amici di Georgia (Arthur Penn, 1981)

Crescendo con gli amici di Georgia.

Sono stanca di essere giovane!

Gli amici di Georgia, prima che l’ennesima cattiva traduzione di un titolo filmico dalla lingua originale all’italiano (Four Friends, il più equilibrato titolo originale) è tra i migliori ritratti della generazione che fu giovane negli anni oggi mitizzati della contestazione di massa, del Vietnam e di quell’America che di lì a breve avrebbe definitivamente abbandonato la sua residua natura genuina di terra di grandi sogni.

Diretto da Arthur Penn (Gangster Story, Alice’s Restaurant) nel 1981, questa verbosa, ridondante e prolissa commedia drammatica sul passaggio dalla giovinezza alla vita adulta di un gruppo di quattro amici capitanato dalla carismatica e bella Georgia tocca molti temi non approfondendone quasi nessuno, se non il più essenziale e invisibile agli occhi, la misteriosa energia vitale che strattona un gruppo di ventenni verso destini sconosciuti con la sola forza della loro robusta ingenuità.

Se i protagonisti indiscussi del film sono Danilo (Craig Wasson) figlio della prima generazione di immigrati di origini slave con un padre massacrato dal lavoro in acciaieria, al cui controcanto si muove Georgia (Jodi Thelen) ora amata ora odiata e dirompente, disinibita incarnazione del 1968 su piccola e privata scala, a margini più o meno inconsistenti si muovono David, buono e goffo, Tom, semplice e sereno, e infine Louie, simbolo di tutto ciò che l’America, oltre che Danilo, perderà nel decennio che porta agli anni ’80 dominati dai neocon insensibili a qualsiasi forma di umanesimo, persino quello pur elitarista dei padri fondatori della nazione.

Il film testimonia la lenta e sofferta maturazione d’una generazione attraverso una trama ben più lineare di ciò che la cervellotica progressione degli eventi voglia mostrare; inoltre nell’evoluzione di alcuni personaggi sono riscontrabili analogie con la protagonista occulta della pellicola, l’America, che soffia nel motore di ogni atto e la cui contemporaneità ispira sogni impossibili per la generazione dei padri (Tu non sei migliore di me! Io ho salito tutti i gradini della scala; tu vuoi saltare tutto e arrivare subito! dirà il padre di Danilo al figlio) in una continua esplorazione delle proprie possibilità che coincide con quelle concesse dal dispiegarsi illusorio del sogno americano.

Sarà un consolante ma non consolatorio falò sulla spiaggia a dare il senso alle loro quattro vite e quello di un’intera epoca, necessario contrappeso in un film memorabile soprattutto per il suo apparato critico, denso e onnipresente come la fuliggine sulle vesti da lavoro consumate di un padre che disperde la sua vita in acciaieria senza riuscire a muovere una minima critica al sistema che lo opprime se non quella di un fatalismo più europeo che americano, fatalismo contro cui i protagonisti a turno lotteranno senza posa ma da cui nessun individualismo può sfuggire: quello di una vita finita, in cui si nasce, si cresce, si vive, si muore, si ama, in cui l’unico sogno o successo possibile è quello di un ego dissolto e in armonia con gli altri significativi, immagine fatale di un film polimorale. La cassa/valigia che Danilo reca ossessivamente con sé in ogni pertugio filmico e il cui falò (anche delle vanità) rappresenta quel momento cruciale dell’esistenza in cui ci si fa uomini, dal ragazzo che si era.

3 pensieri su “Gli amici di Georgia (Arthur Penn, 1981)

  1. Molto interessante questa recensione. Davvero molto, tal punto da farmi venire una gran voglia di vedere il film: digito su Google “Gli amici di Giorgia” e al massimo trovo un sito di quindicenni indemoniate fan di un personaggio del defilippico “Amici”. Va bene, correggo il titolo del film “Gli amici di Georgia”, cerco ancora ma è inutile: niente di niente, nè file da scaricare, nè streaming, nè dvd nuovi o usati e nemmeno vhs, per non parlare di videonoleggi.
    A questo punto, visto l’ancora vivo interesse per il film suscitatomi dalla tua recensione, saresti così gentile da suggerirmi anche come posso fare per vederlo? Oppure potresti recensire così sublimemente film disponibili anche per la visione da parte di noi comuni mortali?
    Grazie in anticipo ;)

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    1. O su amazon con il titolo inglese o su emule con il titolo italiano, ti ringrazio per apprezzare suddetta recensione, ma suvvia, è un classico piuttosto famoso, sono altri i film rari :)

      – Luca

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