L'evoluzione dello zombie dopo La Notte

Già Romero, con l’evolversi della sua saga, fa compiere dei grandi passi evolutivi ai suoi zombie – fin lì conosciuti solo come creature del voodoo – rendendoli degli esseri ciondolanti che traggono forza dal loro numero in La Notte dei Morti Viventi e, con Il Giorno Degli Zombi, esseri semi intelligenti dotati delle capacità basilari per maneggiare gli oggetti che usano contro gli esseri umani per sopraffarli in una gara non più solo per la carne umana, ma anche per il dominio del mondo.

Nei decenni successivi all’uscita del primo film di Romero, grazie anche all’enorme diffusione del cinema zombie in tutto il mondo, i vari registi iniziarono a riflettere sull’evoluzione di questa figura, interrogandosi sul suo aspetto e le sue capacità. In questo modo iniziarono a nascere diverse correnti (o filoni) nel genere zombie con macro e micro differenze tra i vari zombie rappresentati.

Le dicotomie maggiori sono due: la prima è tra  fast zombie e slow zombie, ossia sulle capacità motorie dei morti viventi, se sono esseri che a malapena si reggono sulle gambe e che avanzano lentamente, ma inesorabilmente, verso il loro obiettivo, oppure se si muovono come dei centometristi rendendoli pericolosi anche individualmente; la seconda grande differenziazione è tra smart zombie e dumb zombie ovvero su quanto sono intelligenti e simili alle loro prede; nella pellicola trash Le Notti del Terrore di Andrea Bianchi (1981), ad esempio, gli zombie organizzano addirittura un piano per attuare una trappola, travestendosi da sacerdoti e ingannando i protagonisti che finiscono tutti sotto i loro morsi. C’è da aggiungere, però, che vista l’idiozia di tali personaggi, qualsiasi piano avrebbe funzionato, anche quello di un’ameba.

Le notti del terrore, gli Zombie di Andrea Bianchi
Le notti del terrore

Queste differenze si accentueranno sempre di più col passare degli anni, specialmente quando il centro dell’attenzione si sposterà sulla causa della trasformazione. Se prima gli zombie erano creati da stregoni e/o riti magici oppure da cause sconosciute e sonde spaziali, si fece largo una nuova idea: la comparsa del contagio virale, si diventa esseri antropofagi a causa di virus che si diffonde tra la popolazione.

In film come La Città Verrà Distrutta All’Alba (che, però, non possiamo annoverare del tutto nel genere zombie), o Incubo Sulla Città Contaminata di Umberto Lenzi del 1980, fughe radioattive e virus trasformano gli esseri umani in belve assetate di sangue venendo così a creare un nuovo genere di zombie, non più una persona posseduta da uno stregone o un cadavere tornato in vita, ma un essere vivente trasformato e zombificato da un virus, una sfumatura che rende il tutto ancor più inquietante.

Incubo Sulla Città Contaminata, gli Zombie di Umberto Lenzi
Incubo sulla città contaminata

Tra gli anni Settanta e gli anni Novanta, quindi, lo zombie si afferma definitivamente, arricchendosi di molte sfumature e diversificandosi tra i vari autori e correnti. I film su queste creature, inoltre, spesso si arricchiscono di riflessioni sulla società contemporanea, fornendo una specie di specchio dell’essere umano ridotto ai minimi termini, entità fameliche e insaziabili che badano prima al bisogno personale che a quello dei propri simili mostrandoci i limiti e le debolezze dell’uomo quando vengono a mancare le strutture e le dinamiche cui ormai la società si è abituata.

Ad esempio, ritornando a Incubo Sulla Città Contaminata di Lenzi, rappresentante il vero crocevia che ha spinto alla differenziazione tra i vari tipi di zombie, non si parla propriamente di morti viventi, ma, come detto, di semplici persone contaminate da una fuoriuscita di radiazioni da una centrale nucleare che, in qualche modo, mutano e prendono le caratteristiche dei classici zombie, ovvero mordono, uccidono e, soprattutto, tipico negli zombie movie, hanno bisogno di sangue fresco (cervello, carne etc.). La novità sostanziale e rivoluzionaria di questo film è che i morti non camminano più sulla Terra, ma corrono. E questo ci spaventa a morte perché questi morti sono arrabbiati verso il nucleare; infatti, negli anni Ottanta, in Italia, c’è stato un risveglio della popolazione contro il nucleare, in quanto, fino a quel momento, aveva subito passivamente questa tipologia di energia, risveglio dovuto all’incidente di Three Mile Island del 1979 negli Stati Uniti (non a caso l’opera di Lenzi è stata prodotta con collaborazione statunitense). Nel 1987 un referendum mise fine (per un po’) al nucleare in Italia.

Inoltre, grazie a questo film si cominciò a fare un’altra distinzione tra gli zombie, ovvero: undead, i classici zombie che fuoriescono dalle tombe come nei film di Romero o nella saga Il Ritorno dei Morti Viventi; Infetti, ovvero coloro colpiti da un virus batteriologico o da eventuali radiazioni che nel caso del film di Lenzi, della pellicola Virus di Bruno Mattei (1980), del film I Ragazzi del Cimitero di John Elias Michalakis (1987) o in Splatters – Gli Schizzacervelli di Peter Jackson (1992); infine i posseduti ovvero coloro che diventano simili a degli zombie assetati di sangue per mezzo di possessione demoniaca e in questo filone rientrano due saghe celebri come la trilogia de La Casa di Sam Raimi e la trilogia tutta italiana Demoni cominciata da Lamberto Bava e conclusa da Umberto Lenzi.

See You Soon,

Roberto Manuel Palo

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