Le beghe giudiziarie e la mancanza di copyright hanno portato La Notte dei Morti Viventi a subire autentici saccheggi senza che il povero Romero potesse fare nulla in quanto non deteneva alcun potere sul titolo. Numerosissime sono le rivisitazioni e i remake non autorizzati dal regista, film scadenti sotto tutti i punti di vista.
Lunico remake degno di nota fu La Notte dei Morti Viventi di Tom Savini, diretto nel 1990 e, guardacaso, lunico autorizzato da Romero, il primo di una lunga serie. Tom Savini, grande amico di Romero nonché autore del make-up degli zombie in Dawn of the Dead e di moltissimi altri film del regista americano, fu anche contattato per lavorare al make-up de La Notte dei Morti Viventi ma, purtroppo, non poté far parte della troupe perché partì per il fronte vietnamita come fotografo di guerra, esperienza che lo segnerà e lo influenzerà enormemente nel suo lavoro di make-up artist.
La Notte dei Morti Viventi di Savini differisce da quello di Romero soprattutto per il ruolo dei protagonisti. Mentre nel film originale il leader del gruppo è Ben, nel remake di Savini la scena è di Barbara (Patricia Tallman), mentre Ben (Tony Todd), svolge un ruolo di secondo piano. Formalmente la pellicola è simile a quella di Romero, ma presenta delle differenze sostanziali volute, forse, dallo stesso Romero visto che lui stesso ne ha scritto la sceneggiatura.
Barbara è decisamente più combattiva e coraggiosa, in omaggio alle varie eroine del cinema che in quegli anni la facevano da padrone, a partire dalla Ripley di Alien di Ridley Scott; La Notte dei Morti Viventi saviniano segue più o meno fedelmente landamento della pellicola originale, ma differisce nel finale, completamente riscritto, apparentemente più ottimista ma nei fatti più cinico e con poche speranze sui destini del genere umano.
Dopo questo remake ufficiale iniziò il periodo degli orrori; nel 1998, in occasione del trentesimo anniversario del film, uno dei produttori de La Notte dei Morti Viventi, John Russo, girò quindici minuti di scene aggiuntive in digitale e cambiò la colonna sonora. Russo ebbe il coraggio di dichiarare che questo progetto era migliore della pellicola originale, ma Romero rimase inorridito. E ne aveva tutte le ragioni: a parte che, ovviamente, non fu firmato da lui, ma le scene aggiuntive erano un pastrocchio messo lì a casaccio solo per prolungare un pochino il film, la qualità del bianco e nero era di uno scadente imbarazzante e il montaggio e i testi aggiuntivi erano ridicoli. Per fare un esempio, il primo morto vivente, quello che attacca Barbara al cimitero, era uno stupratore finito sulla sedia elettrica e uscito dalla tomba qualche secondo dopo essere stato benedetto da un prete di colore (??????).
Precedentemente a questo scandaloso progetto cera già stato un tentativo di manipolazione della pellicola originale – come testimonia linteressantissimo libro Lalba Degli Zombie. Voci Dellapocalisse: il cinema di George Romero di Arona-Pascarella-Santoro che consiglio a tutti quando nel 1986 fu ridistribuita a colori dagli Hal Roach Studios con gli zombie che diventarono tutti color Hulk. Per rimediare, qualche anno dopo, gli stessi studios ne fecero una nuova edizione colorando gli zombie di rosa, trasformandoli da Hulk in Hello Kitty. A tentare di risolvere limbarazzo della situazione ci provò, nel 1997, la Anchor Bay Entertainment che ridistribuì la pellicola a colori tingendo gli zombie di una colorazione normale.
Nel 2005 uscì La Notte dei Morti Viventi Survivors Cut, un rimontaggio di settantadue minuti firmato da Dean Lachiusa. Remake malamente riuscito e fatto senza lautorizzazione degli autori è La Notte dei Morti Viventi 3D di Jeff Broadstreet del 2006, con una trama rivisitata e un 3D non allaltezza, pellicola che ricevette, meritatamente, una critica spietata e unaccoglienza degli spettatori praticamente nulla. La pellicola si presenta come un autentico remake delloriginale con gli stessi personaggi, Barbara e Ben, ma presto si trasforma in un assolo di Sid Haig, un impresario di pompe funebri che è il responsabile delle resurrezioni. Film inguardabile, concreta dimostrazione dei danni procurati a Romero dalla perdita dei diritti de La Notte dei Morti Viventi. Zombie che sembrano degli scemi mascherati da carnevale, recitazione improbabile, dialoghi che sembrano scritti da un deficiente, cè di tutto e di più in questo scempio del Cinema.
Esperimento interessante è stato, invece, La Notte dei Morti Viventi Reanimated di Mike Schneider del 2009 che, dopo aver radunato on-line un grande numero di artisti ed animatori, ha manipolato con varie tecniche di animazione ed editing grafico la pellicola originale, dando vita ad un ibrido caratterizzato da più di cento stili diversi. Tra gli artisti è presente anche un disegnatore e sceneggiatore italiano, Andrea Cavaletto, che ha ridisegnato la scena dellinseguimento del primo zombie nei confronti di Barbara.
Nel 2011 è uscito La Notte dei Morti Viventi: Origins 3D, film danimazione di Zebediah De Soto, vagamente ispirato al film di Romero, ma ambientato a New York.
Per concludere, come se non bastassero gli scempi subiti per mano di altri registi, la perdita dei diritti su La Notte dei Morti Viventi ha permesso anche che la pellicola possa essere visionata, gratuitamente, sul web. Amen!
See You Soon,
Roberto Manuel Palo