Ridere del sesso: un breve parallelo fra Gola Profonda e Underwater Love – di Fausto Vernazzani.
Salve, Sono Dottor Faust. Forse vi ricorderete di me per post come Dimmi come fai sesso e ti dirò chi sei o la recensione su 3D Sex and Zen: Extreme Ecstasy. Oggi sono di nuovo in vena, dopo tanto tempo, di argomenti sessuali legati al cinema.
Vi direte che cosa cè mai da dire adesso di particolare, ma una recente visione mi ha spinto a fare un piccolo parallelo tra due film: Gola Profonda e Underwater Love.
Il primo dei due film, diretto da Gerard Damiano non ha bisogno di presentazione alcuna. Facile che quasi tutti voi lettori lo abbiate visto, più difficile che molti siano invece riusciti ad identificarlo per quello che è: una commedia. Il genere pornografico non lo definirei proprio tale, mia opinione personale è di considerare un film appartenente a quella categoria se esclude completamente la possibilità che esista una trama, come questo stralcio – non vietato ai minori – che troverete su YouTube cliccando qui.
Il secondo, film di Shinji Imaoka, è una delle opere più bizzarre mai realizzate argomento a cui mi dedicherò in futuro negli ultimi anni. Tra le varie creature mitologiche giapponesi esiste il Kappa, una creatura mezza tartaruga e mezza umana.
Aoki muore giovane, ma dopo più di 10 anni torna in vita per tormentare Asuka, in procinto di sposarsi, perché ancora innamorato di lei. È un musical, è un film erotico, è una commedia, è il puro nulla, ma scene spinte non mancano. Scene che mi hanno ricordato molto il suddetto Deep Throat.
Sesso al cinema: una storia segreta di comicità involontaria
Se avete letto il primo articolo che vi ho segnalato sopra, avrete notato come le scene che ritraggono latto siano per lo più romantiche, di violenza, di sesso-senza-amore (stile Corrado Guzzanti) e comiche. Su questultimo aspetto però cè da dire qualcosa in più: la scena di sesso comica spesso vaga inutilmente verso stereotipi dellorrore o si fionda sul grottesco, scagliandoci contro unioni improponibili come anziani con giovani, grassi con magri o proposte di scelte particolari – per cui vi rimando allo studio del Kama Sutra.
Che cè di male? Che dal 1972 a oggi ancora non si riesce a ridere del sesso, quanto della situazione, in poche parole è ancora un tabù.
Chi ha visto Gola Profonda e se non è così, vedetelo senza vergogna, è storia sa come la costruzione del film, anche se non perfetta, riesca a rendere certe immagini divertenti pur rappresentando chiaramente rapporti sessuali espliciti, ma con una composizione e un modo di esprimersi che rompe tanto loscenità quanto la sacralità dellatto.
I tabù che non fanno bene al cinema
Jim Carrey assalito da unanziana signora in Yes Man non ha lo stesso effetto, è divertente, ma il sesso in sé non ha niente a che fare con quella gag. Underwater Love, che spero in qualche modo recupererete anche se si tratta di un brutto film, riesce bene o male nello stesso intento del cult di Damiano, nonostante a esser protagonista di certe scene sia un uomo con un liquidator ammuffito al posto dei genitali.
Imaoka e Damiano, anche se in momenti storici e con ispirazioni diverse, riescono a realizzare dei momenti comici con elementi generalmente ilari solo trasversalmente. Gola Profonda fu dispirazione anche a parodie come Una pallottola spuntata, con la ripresa del montaggio alternato tra scene di shuttle e di sesso tra i protagonisti, per dare un aspetto comico a quello che nel recente film Hysteria è ancora definito un parossismo, ovvero un orgasmo.
La chiave, e non sto citando Tinto Brass, sta nel voler fare ironia tramite la serietà, come hanno fatto i migliori quale il compianto Leslie Nielsen. Vi direte che non è una grande perdita, ma ai miei occhi la capacità di saper ridere di argomenti di questo genere, è fondamentale per sviluppare unapertura mentale superiore a quella standard.
Il cinema però ne risente per via di uno schematismo che impedisce ad autori nuovi di azzardare qualcosa di innovativo, un po come fece Gerard Damiano 40 anni fa.
Interessantissimo parallelo. Gola profonda è da tanto che voglio recuperarlo ma, tra una cosa e l’altra, non l’ho mai fatto. Underwater Love mi colpì tantissimo quando uscì e vidi il trailer ma anche quello non l’ho mai visto. Non sapevo che pensarne proprio per l’assurdità della trama ma, alla fine, ho concluso che dovesse essere un brutto film e lasciai perdere.E mi pare che anche tu lo confermi.
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Confermo, confermo, Underwater Love è un brutto film, non c’è verso di salvarlo se non per la fotografia di Christopher Doyle, ma secondo me proprio per l’orrore che rappresenta, merita una visione giusto per rendersi conto di cosa sono capaci di fare certi registi! Cioè, ci vuole coraggio per pensare a dei testicoli di Kappa che diventano perle anali grandi quanto una palla da baseball, che se utilizzate ti salvano dalla morte! Insomma… solo per aver pensato una cosa così merita che il suo film sia visto! Gola Profonda poi è un cultissimo!
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