Solstice (Daniel Myrick, 2008)

di Roberto Manuel Palo.

Solstice. Cos’è Solstice? Quando leggi un titolo del genere ti aspetti uno di quei film catastrofici del tipo che tutti i solstizi esistenti si manifestano contemporaneamente in un giorno dell’anno provocando catastrofi immani dove moriranno tutti tranne uno spermatozoo che, non trovando nulla dentro cui entrare, vive di stenti fino a quando non trova una cavalla ferita ed entra in lei per il tipico happy ending.

Solstice non è nulla di tutto ciò. E’ peggio. Innanzitutto parla di un solo solstizio. Poi il regista è Daniel Myrick, regista di quell’altra porcheria che di geniale ha avuto solo la campagna pubblicitaria, ovvero The Blair Witch Project.

Megan, in compagnia dei suoi amici, va nella sua casa in campagna per celebrare il solstizio d’estate. I quattro si fermano in un negozio dove Megan conosce Nick che gli mostra una rivista di mostri. Megan prova a leggere e rimane shockata. Soprattutto una cosa la turba: durante il solstizio d’estate i vivi possono parlare con i morti. A Megan le è morta la sorella e nella casa ha delle strane visioni e succedono strane cose. La presenza vuole fargli capire una cosa. Impiegherà un’ora e venti per farglielo capire.

C’è una cosa che non succede e ti aspetti che succeda, i fighi e le fighe non trombano. E’ questo il vero colpo di scena. Bevono, fumano, si ubriacano e, quando tutto si dovrebbe trasformare in un tromba tromba generale, si alza uno qualsiasi e dice:”Ragazzi, io vado a dormire” “Ok, vado anch’io” “Anch’io. Buonanotte”. DORMIRE?

Perché tu uomo ti troverai pervaso dall’invidia, allora? Perchè a un ragazzo basta dire a Megan che anche lui ha percepito la presenza della sorella Sophie per farsi riempire di baci passionali e portarsela a letto.

La presenza  si diverte a giocare con Megan. Però Megan gli nasconde i giocattoli e lei li va a riprendere e glieli riporta. Ma così, per giocare. Solo che Megan se la fa addosso, muore di paura. Ne parla con gli altri. Gli altri gli dicono che deve smettere di farsi le canne mentre beve rhum per far scendere la pillola di ecstasy.

Poi Megan è anche una sporca di prima categoria. Mentre sta facendo jogging, Matin vuole giocare e gli riporta il cappello di Sophie. Megan lo vede nel furgone di Leonard. Mentre corre Megan ha delle visioni di fanghiglia e cade in una pozza di fango. A parte che si pulisce le mani tutte infangate sul pantaloncino pieno di fango e già questa non è una mossa intelligente, ma…quando torna a casa SI METTE A LAVARE I PIATTI con tutte le mani e gli indumenti pieni di fango e DOPO va a farsi la doccia.

Quando ho visto questa scena mi sono cadute le braccia. Come trasformare una tranquilla vacanza in un’epidemia di malaria, dolore e morte tra atroci sofferenze.

See you soon!

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