Con Captain America: The Winter Soldier il divertimento è assicurato.
La coppia Anthony Russo/Joe Russo ha diretto serie TV come Arrested Devekopment e Community e due commedie per il grande schermo come i mediocri Welcome To Collinwood e Io,tu e Dupree. Ciò è fondamentale da dire poiché è sorprendente come il duo abbia saputo girare in maniera brillantissima quel blockbuster adrenalinico che è Captain America: The Winter Soldier.
Continua l’intreccio tra pellicole della Marvel che, grazie a un’operazione intermediale tra serie TV (Agent of S.H.I.E.L.D.) e le varie pellicole, sta portando al cinema tutto l’universo dei suoi personaggi più famosi e con risultati quasi sempre più che positivi. Captain America: The Winter Soldier rientra fra questi.
Stavolta troviamo il capitano Steve Rogers (Chris Evans) che, dopo gli eventi di The Avengers e settant’anni d’ibernazione. prova ad abituarsi alla vita moderna. In una lista, citazione di Memento, racchiude tutte le cose da fare, la musica da ascoltare, gli attori da seguire (tra cui Roberto Benigni e Vasco Rossi) e fa jogging col suo grande amico Sam Wilson/Falcon (Anthony Mackie).
Rogers lavora per lo S.H.I.E.L.D., dal quale viene convocato per sventare l’ennesima serie di attacchi terroristici che minacciano il pianeta. Con l’aiuto della Vedova Nera Natasha Romanoff (Scarlett Johansson) e del fedele Falcon e con i consigli di Nick Fury (Samuel L. Jackson) Captain America cercherà di sgominare gli attacchi portati da un’organizzazione criminale forte di un super soldato che Rogers conosce molto bene: per l’appunto, The Winter Soldier (Sebastian Stan).
Captain America: The Winter Soldier parte un po’ in sordina e non si capisce dove voglia andare a parare. Nella prima fase è anche piuttosto noioso e le pur presenti scene d’azione non riescono a coinvolgere. Niente paura: questo momento di riflessione dura sì e no una ventina di minuti, poi l’avventura di Steve Rogers entra nel vivo. Da lì non c’è più un attimo di respiro, tra piacevoli citazioni (da WarGames a Drive fino a un fantastico riferimento inciso su una lapide, che lascio a voi il piacere di scoprire; simpatico anche quello ai due cartoni animati Ultimate Avengers e Ultimate Avengers 2) e maestria registica.
Ottimo tutto il comparto attoriale, ma una menzione va fatta al capo dello S.H:I:E.L:D. Alexander Pierce (Robert Redford) che, dopo una vita passata a recitare e dirigere nel circuito autoriale, si cimenta con sapienza in un ruolo all’interno di un blockbuster da 170 milioni di dollari. Ciononostante il suo personaggio, così come il suo abbigliamento, ricorda tanto i capolavori in cui ha recitato – per esempio Tutti gli uomini del Presidente – quindi suona un po’ come “il lupo perde il pelo ma non il vizio”, per la gioia dei fan.
La domanda che potrebbe sorgere è se Captain America: The Winter Soldier sia un semplice giocattolone divertente o il classico blockbuster d’autore del tenore del Batman di Nolan. La sensazione che ho avuto è che giace nel mezzo. I 140 minuti del film scorrono che è una meraviglia, alcune scene rimangono impresse nella memoria degli spettatori, ma è anche vero che i dialoghi e l’approfondimento dei personaggi non sono così sviluppati come nella trilogia di Nolan o come negli Spiderman di Raimi, quindi è difficile fare una valutazione di questo tipo perché sicuramente pubblico e critica si divideranno a riguardo.
Sicuro è che la visione di Captain America: The Winter Soldier è caldamente consigliata, ma non senza prima aver guardato sia Captain America: The First Avenger sia The Avengers, per avere un quadro chiaro di tutti gli eventi raccontati.
See You Soon.