di Roberto Manuel Palo
Baoh è un anime fantascientifico della durata di poco più di quarantacinque minuti dove lo splatter la fa da padrone eclissando completamente la trama che, se pur interessante, non riesce a coinvolgere più di tanto in quanto lo spettatore è troppo impegnato a godere del sangue che scorre senza alcun limite. Per fare un esempio, Baoh può essere paragonato, per tamarraggine e spirito dintrattenimento, a quegli anime che, fino a qualche anno fa, trasmettevano sui canali privati in prima serata, cartoni che nessuno conosceva ma tenevano legati allo schermo grazie alla curiosità di assistere alla successiva morte splatterosa o all’uscita dellennesimo mostro tentacolare.
Baoh è diretto da Hiroyuki Yokoyama, tratto dallomonimo manga di Hirohiko Araki e racconta la storia di Ikuro, rinchiuso in una gabbia piena di liquido amniotico. Alcuni dottori gli hanno inserito una larva di Baoh nel corpo. Questa larva consente ad un individuo di moltiplicare enormemente la propria potenza. Ikuro si risveglia, riesce a scappare e conosce una ragazza di nove anni, Sumire, che ha la capacità di predire il futuro. Ikuro non ricorda assolutamente nulla del suo passato e sa solo che qualcuno ora lo vuole vedere morto. Non sa del Baoh, ma si rende conto che il suo corpo ha la capacità, una volta ferito, di trasformarsi e di diventare letale.
Per essere un titolo del 1989, Baoh presenta dei disegni di alta qualità e le animazioni sono superiori alla media, così come il comparto audio e i fondali. Siccome è un titolo abbastanza datato, ogni tanto può capitare che le parole non vanno in sincrono col labiale, ma è un difetto marginale dovuto, appunto, a strumenti molto rudimentali (rispetto ad oggi, ovviamente).
Come detto in precedenza, la trama di Baoh non riesce a prendere lo spettatore più di tanto e ciò è dovuto non solo alla goduria dello splatter ma anche alla poca durata dell’OAV che impedisce una caratterizzazione più dettagliata dei personaggi andando subito al sodo. E innegabile, però, che landare subito al sodo è una caratteristica che piace a molti spettatori, soprattutto a chi vuole staccare il cervello e divertirsi e Baoh centra lobiettivo in pieno.
In Baoh sono presenti alcune cose strane, ad esempio: come mai Sumire, che è gracile come una piuma, riesce a spostare Ikuro, che ha la potenza di diecimila carri armati, senza alcuna difficoltà? Misteri del Giappone. Ma, oltre a questa simpatica constatazione, ci sono altre contraddizioni più sottili che lo spettatore coglierà durante unattenta visione vivamente consigliata. Del resto, anche nelle produzioni hollywoodiane ci sono le contraddizioni, ma almeno la visione di Baoh è scorrevole.
See You Soon.