Of your wounds (Nicola Piovesan, 2012)

La differenza tra un lungometraggio ed un cortometraggio è, come dice il nome stesso, nel tempo: in pochi minuti e senza avere a disposizione ore intere, è difficile riuscire a costruire la stessa carica emozionale di storie e immagini sviluppate in un “lungo” periodo di tempo. Per questo motivo ci si trova di fronte ad opere con ambizioni esagerate rispetto a quanto un piccolo spazio potrebbe davvero contenere. Un motivo che mi ha fatto amare ancora di più il corto diretto dall’italiano Nicola Piovesan, recentemente visto alla proiezione del Retrò Film Festival dove ha vinto il concorso come Miglior Cortometraggio, Of your wounds.

Gli abusi in famiglia sono un tema caro all’uomo e pertanto anche all’arte, come letteratura e cinema, già entrambi ambasciatori di lunga data. Un uomo (Edoardo Lomazzi) e una donna (Fanny Guidecoq) sono i nostri protagonisti, entrambi nel cuore ancora bambini, sconvolti da una tragedia della cui portata siamo testimoni solo col nostro udito e gli occhi. Le urla feriscono viso e terreno, un enorme peso manifestato in una cicatrice in crescita come fosse un’infezione sul volto di lei, un enorme peso visibile all’esterno dell’abitazione: un masso fluttua nell’aria, un dolore duro come una roccia.

Of your wounds

In undici minuti il tempo si confonde, si piega su se stesso, perché quando qualcosa di terribile segna l’anima per sempre non c’è modo per lo spostamento dei giorni di avere un qualche effetto reale se non sul corpo. La pietra impedisce ogni possibile movimento. Of your wounds è un’opera a 360° che dimostra il talento di un’unica persona, riuscita a realizzare in maniera splendida non solo la regia, ma anche la fotografia (curata insieme a Luca Cottinelli) e il montaggio, entrambi elementi tecnici indispensabili per la riuscita di un prodotto cinematografico simile, a cui si aggiunge poi il “breve” effetto visivo della roccia, il Mystery Box alla J.J. Abrams che induce lo spettatore a chiedersi per più tempo di quanto il corto stesso duri cos’era davvero.

L’abuso familiare è un fenomeno tremendo, le sue forme sono così varie che la mente talvolta non riesce a metterle sullo scaffale giusto, a dargli un volto ed un’immagine ben precisa. Un cortometraggio italiano di cui andar fieri, Of your wounds ha girato il mondo e chissà se Piovesan non riesca un giorno a fare il suo debutto distributivo nel lungometraggio, dandoci così occasione di vederlo all’opera con qualcosa di ancor più complesso, ma per ora son contento di poter vedere e rivedere il suo lavoro, pubblicato online su vimeo per la gioia di tutti noi.

Fausto Vernazzani

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