Messaggio ai bambini riguardo al terzo capitolo di Alvin Superstar e ai film d'animazione moderni

Una sequela di coreografie di successi del momento in versione chipmunks attorniati dal nulla. E’ questa la sensazione che si ha dopo aver visto Alvin Superstar 3: si salvi chi può di Mike Mitchell. Un film per bambini pregno di comportamenti coatti che un genitore non insegnerebbe mai ai figli, ma si sa che l’importante è metterci la morale finale che dice: “Bambini, queste cose a casa non si fanno, bisogna essere buoni e responsabili, altrimenti non crescete” e un film avrà come target i bambini. Chissà se un giorno qualcuno proverà a fare uno splatter con protagonisti dei bambini pestiferi che tagliano teste, fanno stragi di qualsiasi tipo e alla fine si responsabilizzano e salvano un vecchietto che sta per essere investito così che il target di riferimento sia under 15.

C’è molto poco da dire su questa pellicola a parte le solite parole sulla trama piatta, sulla pochezza e sull’immane bruttezza sia per i grandi che per i piccini. Ma vorrei dire una cosa ai nostri lettori che hanno dei bambini (figli, nipoti, fratelli, sorelle etc.) e direttamente ai bambini (non si sa mai che qualcuno ci legge come il mio fratellino) che stanno crescendo con questo tipo di film d’animazione:

“Cari bambini, non credete al fatto che si diventa grandi da un secondo all’altro come succede ad Alvin. Ci vuole tempo, molto tempo. E non parlo di giorni, parlo di anni. Siate buoni con i vostri genitori, obbedite, ma divertitevi quando e dove potete, senza esagerare. L’isola che avete visto nel terzo capitolo di Alvin Superstar è come l’Isola dei Famosi e lì ci vanno i grandi (potete aggiungere qualsiasi cosa vi aggrada dopo questo aggettivo) e ci sono molti pericoli, non si sta tranquilli come Alvin e compagni che si sono divertiti come pazzi. Da questo punto di vista, Lost (un telefilm con un’ isola simile, con tanto di donna pazza) è molto più formativo. E con questo non voglio dire, cari bambini, che questo telefilm è più realistico di Alvin Superstar, ma semplicemente che la morale sul valore della responsabilità, della collaborazione, dell’amore padre-figlio e, soprattutto, della crescita è molto più efficace. E’ vero, potreste andare in confusione più di una volta, ma l’importante è che il messaggio arrivi.

Ritornando ad Alvin, cari bambini, dovete sapere che ci sono citazioni anche per i più grandi. Io mi auguro che non l’abbiate visto con uno di loro perché gli adulti, per sopperire alla noia, diranno ogni cinque secondi questo è 007, questa è Lady Gaga, questo è Lost e tante altre cose, tanto che alla fine del film ne avrete capito quanto riuscirete a capire di Lost. Non dimenticate, cari bambini, che i registi cinematografici (ma anche televisivi) vi considerano dei grandi idioti che non capiscono niente e vi infarinano di cose inutili e dannose sotto forma di altre cose che a voi  invece piacciono. Altrimenti come si spiegherebbero i film delle Winx che portano le bambine a disprezzare il proprio corpo perché vedono delle bonazze sullo schermo che sono la quarta parte di loro attorniate da dei bonazzi che le fanno la corte? Come si spiegherebbero i tre episodi dei Chipmunks che prima ti dicono fai quello che ti pare, poi dicono che non si fa e alla fine ti ridicono di farlo? Come si spiegherebbe Rango, una nullità che diventa un eroe? 

E’ tutto finto, ragazzi, voi dovete ribellarvi a questa macchina del fango nei vostri confronti. Loro non sanno che voi sapete benissimo che, nella realtà, una nullità non avrebbe MAI tutte le fortune e il coraggio di Rango per diventare un eroe. Magari ci sono delle eccezioni, ma nella vita non bisogna fare affidamento alle eccezioni o, almeno, non sempre. Anche per i film d’animazione ci sono le eccezioni come i film della Pixar, ma voi siete meglio di qualsiasi film o cartone animato e non sono loro che vi insegnano come comportarvi, è la vita vissuta, l’esperienza che vi farà capire cosa è giusto e cosa è sbagliato, con l’aiuto di chi quest’esperienza l’ha già vissuta che siano i genitori, i fratelli maggiori, la scuola. E sappiate, bambini, che esiste il libero arbitrio, non siete costretti ad immagazzinare le morali di questi filmetti come il Giusto. Potete scegliere se seguire la via del Giusto o quella del Non-Giusto, del resto anche questo fattore è relativo. Per un ladro il giusto è rubare, per un poliziotto il giusto è non rubare, per fare un esempio scemo. Non fidatevi neanche di me e di quello che sto scrivendo. Pensate con le vostre teste (e non dite mai:”l’ha detto lui, allora è giusto/sbagliato”). Vi do un consiglio prima di concludere: siate voi stessi, rispettate chi merita, secondo voi, di essere rispettato, chiamate il Telefono Azzurro se vi maltrattano (per esempio questo messaggio, nei film che vi fanno vedere, non c’è MAI) e vogliate bene a chi merita il vostro bene e non parlo necessariamente dei genitori.

Il vostro affezionatissimo Hanuman che vi vuole tanto bene e vi adora più di ogni altra cosa.
GROAAAAAR!”

See You Soon,

Roberto Manuel Palo

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