Killer Klowns from Outer Space (Stephen Chiodo, 1988)

Killer Klowns From Outer Space, geniale horror demenziale piovuto dagli anni Ottanta.

I fratelli Chiodo curarono gli effetti speciali di Vincent, cortometraggio del 1982 di Tim Burton, sei anni dopo, con la regia di Stephen Chiodo, si dedicarono anima e corpo a Killer Klowns From Outer Space.

B-Movie horror senza pretese e a basso budget, con dei pagliacci assassini che invadono la Terra a colpi di pop-corn e zucchero filato, in viaggio su di un tendone da circo.

Verrebbe da ridere leggendo una trama simile ed è proprio qui che si manifesta il capolavoro. Con un plot così ridicolo in apparenza, i Chiodo riescono a creare un prodotto divertente, pauroso, pieno di tensione e con trovate geniali.

Un B-Movie che dovrebbe guardare chiunque abbia voglia di imparare cosa ci vuole per fare un film che deve intrattenere, divertire e allo stesso tempo spaventare.

Non sono pochi i richiami alla fantascienza degli anni Cinquanta. Pellicole come The Blob, L’invasione degli Ultracorpi e Godzilla sono esempi da cui Stephen, Edward e Charles Chiodo prendono spunto per le loro sensazionali idee, così numerose che lo spazio è sin troppo esiguo per elencarle tutte.

Per sterminare la razza umana i pagliacci assassini usano varie armi: torte in faccia piene di acido, guanti da boxe che staccano la testa con un colpo, il clownzilla, fino ad arrivare allo spara pop-corn.

Alcuni umani fortunati, invece, vengono conservati in bozzoli di zucchero filato in modo che i Klown possano berne il sangue tramite una cannuccia. Inutile dire che i Klown per fare i bozzoli di zucchero filato hanno una pistola laser. Non si fanno mancare proprio nulla.

Non dimentichiamo che, in tutta questa demenzialità, ci sono anche gli eroi dell’umanità. Questi cinque individui sono Mike (Grant Cramer), la ragazza Debbie (Suzanne Snyder), il poliziotto Dave, ex di Debbie (John Allen Nelson) e i fratelli Terenzi, Rich (Michael Siegel) e Paul (Peter Licassi), due strampalati individui che tentano di vendere gelati su una camionetta.

Saranno loro che tenteranno di scoprire il punto debole dei Klown per distruggerli. Ma i veri protagonisti sono loro, i pagliacci, che dominano la scena coi loro modi sempre fantasiosi di colpire.

La gente in un primo momento non è spaventata alla loro vista perché distratta e divertita dai loro giochi circensi. Le vittime vengono tratte in inganno fino a quando i mostri cambiano espressione e iniziano ad uccidere senza distinzione di sesso e di età.

Questo passaggio da una situazione tranquilla e divertente a una terrificante e senza via di uscita è il marchio di fabbrica di Killer Klowns From Outer Space ed è una delle cose che l’hanno innalzato al livello di cult per qualsiasi fan dell’horror.

Non sarebbe lo stesso, però, se non ci fosse la colonna sonora dei Dickies. Un vero capolavoro che delizierà le vostre orecchie e ricorderete a lungo. Azzardo nel dire che canterete il motivo iniziale del film anche sotto la doccia con dei na-na-na-na stonatissimi urlati a squarciagola.

Non solo è orecchiabile ma è anche fondamentale ai fini della riuscita del film.  Del resto questo gruppo punk aveva già regalato la loro musica alla Troma per quell’altro capolavoro della splatter-demenzialità che è The Toxic Avenger, datato 1984.

Se qualcuno mi chiedesse qual è uno dei film che rappresenta appieno la cinematografia horror anni ’80, io risponderei sicuramente Killer Klowns From Outer Space, B-Movie artigianale con una sceneggiatura improbabile e inverosimile diretta con passione, con amore, con grande professionalità e con all’interno degli effetti speciali davvero straordinari. Un tipo di film per cui se in Italia ne venisse proposto un remake spenderei volentieri i sei euro del biglietto.

Roberto Manuel Palo

Voto: 0/5

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8 pensieri su “Killer Klowns from Outer Space (Stephen Chiodo, 1988)

  1. È ritenuto oramai un classico, ma gli vengono ancora attribuite pecche che non merita. Mi piace che ne hai parlato più che bene. È un low-budget, ma a me ha sempre colpito il make up dei clown, affatto raffazzonato, sono curatissimi.
    Idee a raffica, un “ottantone” ben simbolico, hai detto bene.

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    1. Make-up dei klown, ma anche gli effetti speciali sono curatissimi per essere un low budget, nonchè B-Movie. Di solito qquesto tipo di film vengono etichettati come triviali e di scarsa professionalità. Beh, posso affermare, senza paura di smentita, che qui accade proprio il contrario. Questa è la seconda volta che vedo questo film ed è stato meglio addirittura della prima. E ti assicuro che, per questo tipo di pellicole, non è semplice, no davvero. Mitico:D.

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  2. Un film fantastico, divertente e colorato, pieno di trovate originali e con alcuni momenti inquietanti, come nelle scene in cui i klown appaiono alla porta delle persone, con il loro ghigno apparentemente innocuo, sottolineato dalla musica stridente in sottofondo… davvero un gran lavoro! e la canzone dei Dickies è semplicemente un capolavoro rock! Sono anni che propago questo cult movie tra tutti i miei amici cinefili…

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    1. E fai benissimo. Questo film dovrebbe vederlo chiunque:D. Dovrebbero vederlo anche nuovi registi visto che insegna cosa fare per intrattenere le persone e spaventarle allo stesso tempo con una sceneggiatura originale e fuori di testa:D

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