20 Nights (Lam Le, 2006)

20 Nights that I didn’t understand – di Roberto Manuel Palo.

È inutile provare a spiegare la trama perché questo film non ce l’ha. È come se, un giorno, io e mia mamma parlassimo dei fatti nostri in grazia di dio. Poi dico:”Mamma! Mi è venuta un’idea geniale! Ora riprendo tutto ciò che facciamo e le cose interessanti che stiamo dicendo sui salmoni che sono andati a male e ci facciamo un film. Poi mettiamo il video su Youtube” – “Figo, vai!”.

In 20 Nights i due protagonisti parlano di leggende vietnamite e scopano tutto il tempo rendendosi conto che parlare troppo di tradizioni popolari alla fine rompe. Succedono cose incredibili. L’uomo e la donna dormono sul pavimento. Attorno a loro c’è una zanzariera. L’ uomo pensa che sia una stregoneria vietnamita, portata da lei sulla via del ritorno dal Vietnam per tenere lontane le zanzare. Ad un tratto lei schiaccia una zanzara sulla sua faccia dicendo:”Hai visto? Le zanzare comunque ci sono”. E grazie! C’è tutta la parte superiore completamente libera. Hai voglia di zanzare.

Considero il protagonista un uomo molto fortunato. Con tutte le zanzare che gli ronzavano attorno e tenendo presente che, per almeno trequarti d’ora di pellicola, ha il pisello da fuori, è incredibile come nessuna zanzara lo abbia punto lì.

Passione casuale

Cosa ha scatenato tutta questa passione? Semplicemente questa donna è salita al piano di sopra dove abita l’uomo dicendo che era la vicina del piano di sotto e lui la invita a cena.

Durante la cena, lui sta per versarle del vino nel bicchiere. Lei lo blocca e dice:”Per me no. Non bevo vino” e, come deve essere, lui non versa. Il fatto strano è che, dalla scena successiva a quella della cena, non c’è una scena dove questa non abbia un bicchiere di vino in mano.

Ad un tratto lui si sloga la caviglia. Con una difficoltà impressionante cerca di andare verso il frigorifero per prendere del ghiaccio. E lei che fa? Invece di correre ad aiutarlo, cammina come un ebete verso il balcone, si accascia e si mette a raccontare una leggenda ad alta voce. Ad un certo punto si vede lui dietro di lei come nuovo che continua la storiella che stava raccontando.

20 Nights, secondo me, non è un film, ma una ripresa amatoriale di qualche settimana di vacanza a Parigi di qualcuno che aveva voglia di fare uno scherzetto al mondo. Il bello è che su Youtube, però, non c’è neanche un trailer. Mi sa che lo scherzetto, Lam Le, l’ha fatto solo a me. Infatti questo abominio in Italia credo sia passato solo tramite dvd o VHS.

See you soon!

 

Pubblicità

2 pensieri su “20 Nights (Lam Le, 2006)

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.