di Roberto Manuel Palo.
William Wallace si svegliò una mattina e decise di tentare di liberare la Scozia dall’Inghilterra. Gandhi si alzò una mattina e decise di tentare di liberare l’India dall’Inghilterra. Oltre al fatto che si può ritenere Gandhi come il Wallace buono dell’India, vediamo anche che il Regno degli Inglesi, nei secoli, è stato sulle palle a parecchi. E come dare torto agli oppressi. Se ci fate caso, gli Inglesi si comportano nello stesso identico modo sia in Braveheart che in Gandhi, cambiano solo le armi e le uniformi.
Dicevamo: una mattina Gandhi si è svegliato, o bella ciao, bella ciao, bella ciao ciao ci… ehm… volevo dire… una mattina Gandhi si è svegliato e ha trovato l’invasor. Scopre che un “cafro” non può viaggiare in prima classe in treno nel Sud Africa neanche se è il presidente degli Stati Uniti (figurarsi un avvocatucolo come era lui), e decide che ciò non è giusto.
Come abbiamo già detto, Gandhi tenterà di liberare l’India dalla tirannia inglese con un metodo particolare. Il metodo del “lasciamogli fare i bulli, noi porgiamo l’altra guancia e Dio ce la mandi buona”. Per mandargliela buona Dio ne fa uccidere di Indiani, però poi comunque gliela manda buona. Perlomeno l’indipendenza c’è. Ma la sorte avversa porta la popolazione indiana, in seguito all’indipendenza, a dire: “Uagliù, ma ora che siamo liberi, nun tenimm chiù nient a ffà” (trad.: “Ragazzi, ma ora che siamo liberi, non abbiamo più niente da fare!”), però gli inglesi non ci controllano. Però ho voglia di picchiare qualcuno. Devo scatenare la mia rabbia repressa”.
Essendo questo il pensiero di ogni singolo indiano, decidono di picchiarsi fra loro. La scusa ufficiale è la guerra di religione. Ma voi provate a pensare. Decine e decine di anni senza uccidere neanche una mosca e a farsi picchiare e uccidere senza batter ciglio, quanta rabbia si scatenerebbe in un individuo? Ogni scusa può diventare buona per dare una manganellata, per fare una lapidata in allegria, una sparatoria tra amici, un banchetto fraterno a base di pallottole. Così succede in India, Gandhi ci rimane male e fa: “Per punizione, faccio il digiuno”. E tutti a dire: “Non lo fare, Bapu” “Bapu di sta minchia. Possibile che p nun v fa vattr, devo fare un digiuno. Mi volete proprio vedere morto” “Ma non possiamo nemmeno incendiare un’auto musulmana?” “NO, ma siete scemi?” “Beh, un popolo che fa una guerra civile per scatenare la rabbia repressa non deve essere molto intelligente” “E pure voi avete ragione” “Grazie, Bapu. Comunque non lo facciamo più” “Ah, m pozz magnà nu poc e pan, bell!”. Tutti sappiamo come è andata a finire. Subito dopo che è stato sparato gira voce che Gandhi disse:”Uà, allora era meglio murì con il digiuno”, ma nessuno ha confermato questa tesi.
Ma, se fosse vero, come dargli torto.
See You Soon!