La Migliore Offerta (Giuseppe Tornatore, 2012)

Chi ama l’arte non è per forza di cose un possibile artista. Una distinzione molto cara a Virgil Oldman, battitore d’aste e collezionista di ritratti femminili, che sarebbe doveroso spiegare anche al suo autore, un certo Giuseppe Tornatore, apprezzato regista italiano le cui doti da amatore della Settima Arte non si possono dir paragonabili alle nettamente inferiori ambizioni di director internazionale. Al comando, come suo solito, sia della macchina da presa che da scrivere, dovrebbe essere al corrente delle difficoltà del buttar giù una sceneggiatura: a volte fluisce come la ruota d’un ingranaggio seghettato, in altri casi a rumorosi scatti dei denti ingombranti in collisione tra loro.

La politica degli incastri è da considerarsi come una sorta di scorciatoia per lo sceneggiatore dalle molte idee e dalla scarsa abilità, come appunto il fu regista del Nuovo Cinema Paradiso. Arriviamo così a La Migliore Offerta: Virgil vive solo, evita il contatto con chiunque indossando guanti in pelle di camoscio, non vuole cellulari e truffa i suoi clienti svalutando opere che poi acquista tramite il suo amico Billy alle aste tenute da lui stesso. Sono giorni in cui Claire Ibetson (Sylvia Hoeks) cerca disperatamente di mettersi in contatto con l’ufficio di Oldman, riuscendo infine ad ottenere una valutazione per gli arredi della sua casa e il cuore d’un anziano battitore, sconvolto e incuriosito dalla fobia di lei, agorafobica rinchiusa in camera da 12 anni.

Premesse positive e scenografie da svenimento decorano il film di Tornatore, Geoffrey Rush, protagonista eccellente, ruba la scena in ogni istante, indossa con sicurezza gli abiti di un personaggio fasullo tanto quanto il resto dei suoi allegri compagni, come Donald Sutherland e Jim Sturgess, quest’ultimo nei panni del giovane Robert, riparatore e meccanico miracoloso capace di conquistare la fiducia di Oldman. L’interesse è innegabile sin dall’inizio  si sopportano i dialoghi scritti per rattoppare le carenze esplicative della sceneggiatura e le vicende sembrano prendere pieghe sempre più coinvolgenti finché, poco alla volta, Tornatore aggiunge carne che non cuoce come dovrebbe.

La migliore offerta

La credibilità svanisce, l’evoluzione dei personaggi acquista un’artificiosità paragonabile all’automa di Jacques de Vaucansonin ristrutturazione ad opera di Virgil e Robert, fobie e convinzioni si sfaldano con ben poco e per motivi assurdi la bella Claire non appena è sola in casa si dà a gesti sensuali allungando il collo, girando nuda e praticando bizzarre fellatio al proprio alluce. Sul serio, non scherzo. Il tutto finalizzato al raggiungimento di un finale così costruito ed “antipatico” da distruggere tutto ciò che c’era di buono, un semplice escamotage drammatico telefonato ad ogni prova consegnata nelle mani dello spettatore. La Migliore Offerta si aggiudica la bocciatura, promossi solo Rush e, ovviamente, Ennio Morricone, le cui musiche, anche se meno originali del solito, non mancano di emozionare.

Dispiace uscire delusi dalla visione dell’ultimo Tornatore, le cui avventure in inglese de La leggenda del pianista sull’oceano erano di gran lunga migliori di queste, avvenute sull’italica terraferma del Nord del nostro paese. Ma per quanto si cerchi di ingoiare il rospo, le innumerevoli forzature, la stancante e fallimentare ricerca religiosa dell’intensità e la pessima interpretazione di Sutherland sono difficili da mandar giù ed a conti fatti si resta con niente in mano. Due ore che non annoiano né tanto meno entusiasmano, da vedere solo per apprezzare, ancora una volta, la grandezza di Geoffrey Rush.

Fausto Vernazzani

9 pensieri su “La Migliore Offerta (Giuseppe Tornatore, 2012)

    1. C’erano film che mi piacquero, come i primi e i più famosi, e persino La Sconosciuta, nonostante fosse un po’ troppo artificioso anche quello! Questo però purtroppo dimostra che scrivere non è cosa sua, magari per la regia lo rimando a quando farà qualcosa di più autorevole ed autoriale! :/

      F.

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      1. la sconosciuta è davvero bello,pompato e un po’ ridicolo,ma si salva perchè è davvero un film possente e con grandi interpretazioni da parte di alcune e alcuni del cast.

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  1. Non ho visto ancora il film, ma la tua critica mi conferma ciò che avevo immaginato, ovvero è senza infamia e senza lode, con un grandissimo atttore come Geoffrey Rush ed un grande musicita come Ennio Morricone che hanno condito un film deludente. Bravo, Fausto, come sempre…

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    1. Qualche piccola lode ce l’ha, ma quando la costruzione dei contenuti è così raffazzonata purtroppo diventa inevitabile il giudizio negativo! Anche il “cosa” ha un “come” da tenere in conto, non è solo tutta questione di forma e di regia! Geoffrey Rush è magnifico, come sempre, così come Morricone, anche se con l’età si è riciclato un po’! :D

      F.

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  2. ma chi l’ha scritta questa recensione ridicola?!!!!! Uno dei film più belli dell’ultimo periodo, era da tanto che non se ne vedevano di questo tipo. Bellissimo, da vedere assolutamente.

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    1. Son d’accordo sul fatto che debba essere visto, magari per motivi diversi dai tuoi, per me sarebbe solo Geoffrey Rush la ragione giusta per vederlo! Per rispondere poi alla domanda posso dirti che il nome di chi l’ha scritta è in calce all’articolo! ;)

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      1. ma dai ?!! ;) … E cosa c’è di antipatico in un finale positivo che lancia un messaggio di speranza: la fiducia nell’amore a dispetto di tutto e tutti. Solo l’amore è capace di stravolgere la personalità di un uomo fragile, chiuso in se stesso, morto..per restituirlo al mondo.. e più forte, senza ossessioni, senza fobie, senza più paure.. vivo, .. finalmente per la prima volta. Solo l’amore può guarire, può condurre a una rinascita ..anche quando rischia di farti impazzire. Ma la speranza ti salva e allora preferisci credere che in ogni falso ci sia sempre qualcosa di autentico.. e vai a cercare quel pezzetto di autenticità che hai sentito vibrare nel cuore di lei ..e attendi ..e la attendi.. . Forse invano, forse per sempre, o chissà….

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  3. Ho visto il film di Tornatore questa sera e devo dire che non mi trovo per niente d’accordo con la critica scritta.Secondo me il film ha tanti aspetti positivi non solo le musiche di Moricone e l’ interpretazzione di G. Rush la fotografia é splendita ed elegante tutti gli attori danno prova di tenere lo spetttatore coinvolto per tutta la durata del film.Sono uscita dalla sala sodisfatta di aver speso bene i soldi del biglietto Bravo Tornatore ,!

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